Prague Half Marathon

Mezza Maratona come sempre da sogno a Praga dove nella mattinata di sabato 7 aprile 2018 è andata in scena la prima delle 8 gare targate RunCzech, tutte manifestazioni premiate dalla IAAF con il massimo del riconoscimento (Gold) per le gare di corsa su strada: a vincere sono i keniani Bernard Kimeli (59'47") e Joan Melly (65'04") ma è ottima anche la prova degli azzurri Eyob Faniel, Stefano La Rosa e Catherine Bertone.

 

Gara maschile che ha visto un foltissimo drappello di atleti africani, 11 per la precisione, fare l'andatura per poi passare ai 5km in 14'07" ed ai 10km in un ancor più ottimo 28'11", con il gruppo che in questo caso si ridurrà a 9 unità.

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Dopo l'abbandono delle lepri la gara comincia a delinearsi in prossimità dei 15km (passaggio dei battistrada in 42'33"): al comando di ritrovano Justus Kangogo, Bernard Kimeli, Peter Kwemoi, Geoffrey Yegon, Abraham Kipyatich, Abel Kipchumba, Jospath Tanui e Shadrak Kiplagat. Peter Kwemoi è il primo a provare l'azione ma nessuno degli altri contendenti molla la presa: la svolta poco prima del 20km con Kwamoi, Yegon e Kimeli che se ne vanno.

 

A 500m dal termine Kimeli produce l'attacco vincente con gli altri incapaci di reagire: 59'47" il tempo finale ma anche Yegon (59'56") e Kwmoi (59'58") chiuderanno sotto il muro dei 60'.

 

Dietro finiscono forte Eyob Faniel Stefano La Rosa, primi tra i non africani ed in grado di precedere atleti del calibro di Javier Guerra e Oleksandr Sitkovskyy: il portacolori del Venicemarathon Club chiude in 1h02'27" migliorando il suo primato personale, il Carabiniere corre in 1h02'57" siglando il suo secondo crono di sempre sulla distanza in una gara con percorso omologabile. 

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Davvero incredibile l'avvio della competizione femminile: subito dietro i top runners uomini si forma infatti un gruppo di atleti europei, guidati dal nostro Stefano La Rosa, che corrono su ritmi inferiori ai 3'/km (passaggio in 14'51" ai 5km), le keniane Joan Melly e Caroline Chepkoech Kipkirui tentano l'azzardo e addirittura tengono il passo dei colleghi uomini. Poi, durante i successivi chilometri, La Rosa e compagni continueranno con la loro andatura e le due battistrada donne comprensibilmente inizieranno a pagare il ritmo folle del primo split.

 

Al successivo rilevamento cronometrico, quello di 10km, la gara è già pesantemente condizionata dall'avvio sprint delle due atlete: la Melly passa in un ancora ottimo 30'14" e la Chepkoech perde 14" nel giro di pochi chilometri. Lontanissime le altre con Degefa terza in 31'50" e Kwambai quarta in 32'21", intanto tra le non africane prende forma una grande gara per Catherine Bertone che ai 10km passa con il crono di 34'22", a soli 3 secondi da suo primato personale sulla distanza singola!

 

A 6km dal traguardo la Melly (45'54" ai 15km) continua la sua marcia solitaria anche se l'azione è decisamente compromessa dalla fatica ed anche la lucidità al rifornimento sembra compromessa nonostante il cronometro dica ancora di una delle migliori prestazioni di sempre. Dietro insegue la Chepkoech (46'26") con la Degefa saldamente terza (48'20").

 

Alla fine la Melly taglierà il traguardo in 1h05'04", quinto crono di sempre, con la Chepkoech seconda (1h06'09") e la Degefa terza in 1h08'09". Catherine Bertone chiude in un ottimo decimo posto con il tempo di 1h13'52", secondo crono in carriera alla soglia dei 46 anni.

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