Lauren Jeska

Incredibile ammissione della britannica di corsa in montagna che ha dichiarato di aver tentato di uccidere un dirigente

Un'incredibile storia arriva dalla Gran Bretagna dove Lauren Jeska, più volte campionessa nazionale di corsa in montagna, è stata giudicata colpevole di aver tentato di uccidere Ralph Knibbs, ex giocatore di rugby ed all'epoca dei fatti (lo scorso marzo) a capo delle risorse umane della federazione britannica di atletica.

L'aggressione avvenne a Bristol con la Jeska che tentò di accoltellare, riuscendoci in parte, sia Knibbs che altri 2 dirigenti presenti nell'ufficio. Alla base della discussione una questione davvero singolare e delicata: ad inizio anno Lauren era stata accusata dagli ambienti federali di essere un maschio, accusa poi confermata da un tribunale che accertò che l'atleta era nata uomo. A Bristol una sorta di regolamento di conti con i dirigenti che senza mezzi termini avrebbero detto "Sei un uomo, ti togliamo tutti i premi e le vittorie" e la situazione ben presto degenerata con Lauren che partì da casa, in Galles, con due lame di oltre 12 centimetri.

Ieri la sentenza con la Jeska che ha ascoltato il giudice dal carcere di Foston Hall in videoconferenza. Intanto l'avvocato difensore ha avviato le pratiche per la perizia psichiatrica per provare l'autismo dell'interessata.

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23/09/2016