MozzafiatoSky Race
Mozzafiato Skyrace 2016 nel segno di Cristian Minoggio e Emanuela Brizio | FOTO
Sul podio aveva gli occhi lucidi: a vincere la gara di casa ci teneva davvero molto e ieri Cristian Minoggio è riuscito nell'impresa, conquistando la sesta edizione della Mozzafiato Skyrace disputatasi ieri con partenza e arrivo a Cannobio (VB).
L'atleta della Valetudo Skyrunning Italia Racer ha impostato sin dalle prime battute un bel ritmo, riuscendo poi a involarsi tutto solo nella seconda parte di gara: 3h11'58" il suo tempo; secondo, come già accaduto alla Bettelmatt Sky Race, l'elvetico Roberto De Lorenzi (Team Vibram), in 3h19'45"; terzo, a completare un podio di alto livello, Rolando Piana (Valetudo Skyrunning Italia Racer), in 3h23'16".
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In campo femminile solito grande assolo di Emanuela Brizio (Valetudo Skyrunning Italia Racer), che ha imposto ancora una volta la propria legge, chiudendo, in 11^ posizione assoluta, con il tempo di 3h51'13"; secondo gradino del podio per Silvia Rampazzo, arrivata esausta al traguardo con il tempo di 4h13'07"; al terzo posto Lara Mustat (Team La Sportiva - Circolo Minerva ASD) in 4h18'46".
I titoli tricolori Master di Skyrunning Fisky sono andati rispettivamente a Stefano Trisconi e Scilla Tonetti (M40), Massimo Regazzoni ed Emanuela Brizio (M45), Maurizio Mora e Angela Anni (M50), Giovanni Maria Ramponi e Lorena Manzini (M55) e Paolo Cambiaggio (M60).
La Mezzafiato ha visto la vittoria di Alberto Meroni (RC Bellinzona) che si è imposto con il tempo di 1h49'54", precedendo Jstivan Mattachini (1h54'12") e Tiziano Gasparini (Valetudo SkyRunning - 1h55'19").
In campo femminile vittoria per Cecilia Pedroni: 2h03'45" il tempo finale della portacolori dei Trailrunners Finale Ligure; seconda posizione per la vincitrice dello scorso anno Annalisa Cappelletti (2h11'28" - Ossola Sky Running), mentre in terza posizione si è classificata l'atleta della Caddese Arianna Matli in 2h13'38".
A causa del forte vento che era presente in quota gli organizzatori del Mozzafiato Team sono stati costretti, per garantire le giuste condizioni di sicurezza, a tagliare il passaggio sul punto più alto del percorso, il Monte Limidario, a quota 2188 m; il percorso della Mozzafiato è risultato così più corto di circa 600 m; la presenza del vento, se da un lato ha causato il taglio del Limidario, dall'altro ha permesso agli atleti di godere come non mai dei meravigliosi panorami che Mozzafiato e Mezzafiato riservano ai partecipanti per gran parte del percorso, panorami che tutti gli atleti hanno esaltato all'arrivo.