Olimpiadi Rio 2016

Nella seconda giornata riservata all'atletica spazio ai 10mila uomini: tutto il mondo all'attacco di Mo Farah

Sabato 13 agosto alle ore 21.27, quando in italia sarano le 2.27 del giorno dopo, ancora una volta il mondo tenterà l'assalto a Mo Farah. La seconda giornata dell'atletica delle Olimpiadi di Rio 2016 vedrà infatti andare in scena la finale diretta dei 10mila maschili con al via addirittura 34 atleti che si sfideranno sulla pista blu dello stadio brasiliano.

Solo tre gli atleti iscrivibili per nazioni con la logica conseguenza che tantissimi nomi noti dell'atletica mondiale, keniani ed etiopi su tutti, resteranno a guardare: iscritti infatti solo 4 tra i migliori 10 atleti del 2016.

Il capofila stagionale è il 22enne etiope Yigrem Demelash, campione mondiale junior nel 2012 e che quest'anno ad Hengelo, a sorpresa, ha fermato il cronometro sul 26'51"11 che, oltre alla qualificazione olimpica, lo ha proiettato tra i 30 uomini più veloci nella storia su questa distanza.
 


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Il favorito sarà però, ancora una volta, il britannico nato in Eritrea Mo Farah che lo scorso 27 maggio a Eugene a corso in 26'53"71. Farah non perde una gara su 5 e 10mila da tempo immemore: suoi i titoli europei, mondiali ed olimpici su tutte e due le distanze dal 2010 al 2015 con l'unica eccezione fatta per l'argento di Daegu quando il titolo mondaiale sui 25 giri di pista andò all'etiope Ibrahim Jeilan, qui assente. Farah che a 33 anni può vantare nel suo palmares 2 titoli olimpici, 5 ori mondiali e 5 europei, da sommare alle altre 14 medaglie in eventi internazionali, si è visto solo tre volte in questa stagione (Mondiali di Mezza Maratona dove ha chiuso terzo sotto i 60', 10mila di Eugene e Diamond League di Londra dove ha agilmente vinto) sintomo che nella sua testa, come deve essere c'è solo Rio. Nelle rassegne dove ha sempre primeggiato il copione è stato sempre lo stesso: gara tattica con volatona negli ultimi giri dove il britannico è imbattibile, gli avversari dovranno impostare una gara totalmente diversa e su ritmi veloci già dai primi metri per cercare di cambiare le carte in tavola rischiando anche di "bruciarsi" anzitempo. Attenzione però: Farah si è dimostrato competitivo anche sulla mezza maratona e nella sua parentesi sulla 42.195km sintomo che anche ritmi veloci per tutta la gara potrebbero non impensierirlo.

Il quadro dei più veloci al via è completato dall'etiope Tamirat Tola, 26'57"33 quest'anno, e dall'eritreo Zersenay Tadese (27'00"66). Tola è il quarto al mondo quest'anno e vanta i suoi migliori risultati nel cross e nella corsa su strada, incognita quindi sul suo potenziale all'esordio in una manifestazione internazionale su pista; discorso diverso per l'eritreo che potrebbe essere uno dei più temibili per Farah: esperienza infinita per il 34enne di Adi Bana che spesso in questo genere di gare è stato l'unico a prendersi la responsabilità di attaccare sin dai primi metri il britannico pagando poi sulla sua pelle la fatica e raccogliendo molto meno di quanto meritasse.

Per il Kenia saranno al via Geoffrey Kipsang Kamworor, campione mondiale in carica sulla Mezza Maratona ed argento agli ultimi mondiali, Bedan Karoki Muchiri, quinto a Londra 2012 ed argento agli ultimi mondiali di cross, e Paul Kipngetich Tanui, bronzo a Mosca 2013 e Pechino 2015. Sulla carta tutti e tre gli atleti sono in grado di poter primeggiare anche se in passato spesso si è vista una squadra keniana poco collaborativa nel perseguire il primario obiettivo, quello di mettere in diffoltà Farah. Senza dubbio sarà Kamworor l'uomo più temibile visto anche il suo personale di 26'55" corso lo scorso anno.

Tra le nazionali africane attenzione all'Uganda, che ormai da qualche anno ha la sua base e centro federale nei pressi di Siena e che proprio grazie a questo lavoro è spesso salita sui podi internazionali, giovanili e non, delle ultime rassegne: iscritti Joshua Kiprui, Moses Martin Kurong e Timothy Toroitich, tutti atleti che dicono ben poco a livello di palmares ma senza dubbio in grado di giocarsela. La squadra etiope sarà invece completata da giovanissimo, 19 anni ancora da compiere, Abadi Hadis, l'outsider dei Trials.

I migliori atleti europei al via, ricordiamo che l'Italia non sarà rappresentata, saranno tutti atleti naturalizzati come i "turchi" Ali Kaya e Polat Kemboi Arikan, già dominatori qualche settimana fa agli europei di Amsterdam, ed il belga Bashir Abdi. Uno dei pochssimi bianchi al via sarà l'esperto britannico Andy Vernon.

Così come per la gara femminile attenzione ai giapponesi, nazione che vede tra le sue fila moltissimi tra i più bravi atleti al mondo che per il sistema sportivo nazionale sono però spesso confinati nella loro intera carriera tra le mura nazionali: squadra giovane quella nipponica con il 23enne Murayama ed i 25enni Osako e Shitara con quest'ultimo che grazie al 27'48" corso a luglio a Abashiri è il miglior bianco tra i partenti.

Per l'America ci sarà sopratutto Galen Rupp, compagno di allenamenti di Mo Farah ed a sorpresa argento a Londra 2012, mentre buone prospettive anche per l'australiano Ben St Laurence ed il neozelandese Zane Robertson, gli unici rappresentati dell'Oceania in questa gara.

Curiosità infine per vedere all'opera il burundiano Oliver Irabaruta, che da anni vive e si allena in Italia gareggiando per l'Atletica Casone Noceto.

L'ANTEPRIMA DELLA GARA FEMMINILE


11/08/2016