Paralimpiadi Rio 2016

Rio 2016: Versace in finale nei 200, Maspero out, Di Marino squalificato dai 400

Sono i turni dei 400 maschili e dei 200 femminili, categoria T44 con accorpamento T43, al centro della settima sessione pomeridiana dell’Atletica allo Stadio Olimpico di Rio.
I tre Azzurri in gara oggi ottengono esiti completamente diversi. Semaforo verde per Giusy Versace che ritrova la giusta concentrazione dopo essere stata squalificata dai 400. La primatista italiana passa direttamente alla finale con il terzo posto della sua batteria e con il sesto tempo complessivo (28.13). La partenza è difficoltosa, ma all’arrivo riesce a bruciare sulla linea di arrivo la statunitense Femita Ayanebeku: “È un grande riscatto, ho dimostrato che io valgo. Lo dovevo a me e al mio allenatore Andrea Giannini. L’altro giorno non ero io, ho commesso un errore imperdonabile. Oggi sono scesa in pista con gli occhi della tigre e mi sono fatta il segno della croce. Non sono partita benissimo dai blocchi, ma ho fatto di tutto per recuperare. Non volevo che le Paralimpiadi finissero con l’amarezza della squalifica. I 200 dopotutto sono la mia gara preferita. Nella finale di domani mi divertirò, il podio è già scritto. Voglio dedicare questa qualificazione ai ragazzi di B.Live, un’associazione di malati di cancro che scrivono una rivista chiamata Il Bullone. Mi hanno regalato un bullone come portafortuna che ho messo nei pantaloncini”.

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Niente finale invece per la collega di specialità Federica Maspero, quarta nei 400, che conclude la sua gara in 29.04: “Sono triste e scarica mentalmente. Non capisco come possa continuare a sbagliare, cerco sempre a tutti i costi la velocità in uscita dalla curva. Questa gara non riesco a farla mia, è una sfida personale con lei. Devo dire che mi è costato tenermi positiva dopo l’infortunio, ora avrei bisogno solo di abbracci da casa”.

In chiave maschile invece, nei 400 T44, Emanuele Di Marino commette un’infrazione calpestando la linea bianca alla prima curva e viene squalificato. Il velocista salernitano aveva in tasca la qualificazione diretta perché era riuscito a tagliare il traguardo in terza posizione con 55.79. C’è rammarico nelle sue parole: “Ho corso pensando a quello che era successo a Giusy Versace l’altro giorno, ero quasi in ansia. Ancora adesso mi sto rivedendo la gara in testa, ma non ho visto l’invasione. Ero contentissimo perché ero davanti ai T44 e mi sono divertito a correre. Il terzo posto e la qualificazione erano impensabili alla vigilia. La squalifica non ci voleva proprio perché entrare in una finale paralimpica sarebbe stata il massimo per me”.

Domani la finale femminile con Giusy Versace è in programma alle 17:45 (le 22:45 in Italia).
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15/09/2016