Approfondimento

La dieta del maratoneta: tra carboidrati e proteine, qual è la scelta vincente? alcuni consigli utili

Nell'universo della maratona, dove ogni secondo conta e ogni passo è un testamento di forza, resistenza e determinazione, l'alimentazione assume un ruolo da protagonista. Non si tratta soltanto di scegliere tra carboidrati e proteine, ma di costruire un regime alimentare che possa supportare l'atleta nella doppia sfida di spingere il corpo ai suoi limiti massimi e garantire un recupero efficace. La dieta di un maratoneta non è un semplice elenco di cibi consigliati o vietati; è piuttosto una strategia affinata nel tempo, personalizzata sulle esigenze individuali e sugli obiettivi specifici.

La scienza dell'alimentazione sportiva ci insegna che il successo in una gara lunga e impegnativa come la maratona dipende in gran parte dall'equilibrio nutrizionale raggiunto nei giorni e nei mesi che precedono l'evento. Questo equilibrio non si limita alla quantità di calorie ingerite, ma si estende alla qualità e alla varietà dei nutrienti assunti. Vitamine, minerali, idrati di carbonio, proteine e grassi sani diventano i mattoni con cui costruire un organismo capace di resistere allo stress fisico e mentale di una corsa di 42 chilometri.

Un'alimentazione ottimale per i maratoneti non ignora la necessità di un adeguato apporto energetico, fornito principalmente dai carboidrati, ma riconosce anche l'importanza di proteine di alta qualità per la riparazione e la ricostruzione del tessuto muscolare. L'acqua e gli elettroliti, infine, giocano un ruolo chiave nella prevenzione della disidratazione e nell'equilibrio idro-salino, aspetti che possono influenzare significativamente la performance e il benessere dell'atleta durante la gara.

In questo contesto, l'alimentazione si configura come una vera e propria strategia di allenamento, altrettanto cruciale quanto i chilometri percorsi e gli intervalli di riposo. L'approccio nutrizionale di un maratoneta è un delicato bilanciamento di scienza e saggezza popolare, un percorso che inizia ben prima del giorno della gara e continua fino al traguardo e oltre.


Carboidrati: il carburante per eccellenza dei corridori


Tra le varie strategie adottate dai maratoneti per raggiungere il massimo delle loro prestazioni, l'integrazione di carboidrati nella dieta rappresenta una tattica vincente, paragonabile a l'accurata selezione di un sito affidabile tra i vari siti casinò online aams per gli appassionati di giochi d'azzardo. Così come i giocatori cercano piattaforme sicure e regolamentate per ottimizzare le loro scommesse, allo stesso modo i corridori si affidano ai carboidrati per massimizzare l'energia disponibile durante le lunghe distanze.

I carboidrati sono il carburante preferito dal corpo umano durante l'attività fisica ad alta intensità. Questi nutrienti, una volta assunti, vengono convertiti in glucosio, il quale viene poi immagazzinato nei muscoli e nel fegato sotto forma di glicogeno. Durante una maratona, il corpo attinge a queste riserve di glicogeno per mantenere costante il livello di energia, permettendo agli atleti di sostenere il passo e ritardare l'insorgere della fatica.

La quantità di carboidrati necessaria varia in base all'intensità dell'allenamento e alla durata delle corse, rendendo essenziale per i maratoneti calibrare l'assunzione di questi nutrienti nei giorni precedenti la gara, così come immediatamente prima e durante l'evento stesso. Alimenti ricchi di carboidrati complessi come pasta, riso, pane integrale e cereali forniscono una fonte di energia duratura, mentre fonti di carboidrati semplici, quali frutta e gel energetici, sono ideali per un rapido recupero energetico durante la corsa.

Non meno importante è la gestione dell'assunzione di carboidrati in relazione all'idratazione, poiché una corretta bilancia tra nutrienti e liquidi è fondamentale per ottimizzare l'assorbimento e prevenire problemi gastrointestinali, che possono compromettere la performance. In questo delicato equilibrio, la pianificazione dell'alimentazione diventa una componente chiave della strategia di gara, al pari della scelta di un percorso di allenamento o della selezione delle scarpe da corsa più adatte.



Proteine: fondamentali per il recupero e la forza muscolare


Nel contesto esigente e competitivo della maratona, dove ogni dettaglio può incidere profondamente sul risultato finale, l'importanza delle proteine emerge con prepotenza, delineandosi come un elemento non meno cruciale dei carboidrati per la dieta del maratoneta. Se i carboidrati rappresentano il carburante primario per affrontare la distanza, le proteine sono i mattoni fondamentali per la ricostruzione e il rafforzamento del "tempio" muscolare dell'atleta, assicurando che ogni tessuto sia pronto e resiliente di fronte alla sfida dei 42 chilometri.


Le proteine svolgono un ruolo vitale nel processo di riparazione delle fibre muscolari danneggiate dallo sforzo prolungato, operando in modo simile agli operai in un cantiere che lavorano al restauro e al rinforzo delle strutture. Quest'attività è indispensabile non solo per prevenire lesioni, ma anche per potenziare le prestazioni future. Dopo una gara o una sessione di allenamento intensa, il corpo del maratoneta richiede nutrienti che favoriscano la riparazione e la crescita muscolare, e le proteine rispondono perfettamente a questa esigenza.


Fonti proteiche di alta qualità, come carne magra, pesce, uova, latticini, legumi, frutta a guscio e semi, dovrebbero essere integrate nella dieta degli atleti, come suggerito da esperti di nutrizione sportiva e confermato da risorse autorevoli come On Running. Queste fonti offrono un ampio spettro di aminoacidi essenziali, cruciali per il mantenimento e il rafforzamento della massa muscolare.


La gestione dell'apporto proteico, inoltre, richiede attenzione al timing: l'assunzione di proteine immediatamente dopo l'esercizio può ottimizzare il recupero, mentre distribuire l'apporto proteico lungo l'arco della giornata supporta efficacemente la sintesi proteica muscolare. La strategia alimentare di un maratoneta, quindi, deve equilibrare sapientemente l'assunzione di carboidrati e proteine, sfruttando le indicazioni fornite da studi e ricerche di punta nel campo della nutrizione sportiva per affrontare con successo le sfide imposte da ogni competizione.


22/02/2024