Cortina Dobbiaco Run

Simon Kamau Njeri e Greta Haselrieder vincono la 25ma edizione della Cortina Dobbiaco Run: ecco come è andata

Foto di Organizzatori

La Cortina Dobbiaco Run ha celebrato oggi un traguardo importante, spegnendo ben 25 candeline in un’edizione destinata a rimanere nella memoria. Oltre agli organizzatori, anche Marcellino Rosin ha festeggiato questo straordinario risultato, avendo partecipato a tutte e venticinque le edizioni disputate.

Questa mattina, dal suggestivo Corso Italia di Cortina d’Ampezzo, sono partiti 2.853 atleti, provenienti da 19 nazioni e da ogni regione italiana, pronti a percorrere i 30 chilometri del tracciato che segue l’antica ferrovia che univa le due località.


Le condizioni meteo perfette, con un cielo sereno e una temperatura ideale, hanno reso il percorso ancor più spettacolare. I colori primaverili intensi del paesaggio si sono fusi in un contrasto mozzafiato con le vette ancora innevate del Cristallo e delle Tre Cime di Lavaredo, regalando a tutti i concorrenti uno scenario indimenticabile.


Gara Maschile: Njeri Simon Kamau domina in solitaria


Nella competizione maschile, Njeri Simon Kamau ha dato spettacolo fin dalle prime battute. Dopo pochi chilometri ha preso saldamente la testa della gara, impostando un ritmo insostenibile per gli avversari. Con una prova di forza impressionante, Njeri ha tagliato il traguardo in solitaria, fermando il cronometro sul tempo di 01:40:58, confermandosi il re di questa edizione speciale. Sul secondo gradino del podio è salito Jbari Khalid con un tempo di 01:44:46, seguito da Patuzzo Roberto che ha conquistato il terzo posto con 01:46:08.


Gara Femminile: Greta Haselrieder leader indiscussa


Anche nella gara femminile il copione è stato simile, con Greta Haselrieder che ha condotto la corsa dall'inizio alla fine. Con una prestazione impeccabile, Haselrieder ha tagliato il nastro del traguardo in 02:00:20, aggiudicandosi la vittoria e celebrando al meglio la sua performance. La seconda posizione è stata conquistata da Kuen Julia con un tempo di 02:04:33, mentre Sartori Debora ha completato il podio con 02:05:01.


La 25esima Cortina Dobbiaco Run si conferma così non solo un evento sportivo di altissimo livello, ma anche un'occasione unica per celebrare la bellezza delle Dolomiti e lo spirito dello sport che unisce atleti e appassionati da ogni angolo del mondo.


“Run For” e Animal Heroes: sport, solidarietà e amicizia a quattro zampe


Anche quest’anno la Cortina Dobbiaco Run non è stata solo una sfida sportiva, ma una vera e propria festa inclusiva. A fare da cornice all’evento principale, sono tornate due iniziative molto amate dal pubblico: la “Run For” e la “Animal Heroes Run”.


A Dobbiaco, in contemporanea con la partenza della gara competitiva, si è svolta la “Run For”, corsa benefica di 8,5 chilometri attorno al suggestivo lago di Dobbiaco. Un’occasione per camminare o correre immersi nella natura, senza l’assillo del cronometro, sostenendo l’Associazione Assistenza Tumori Alto Adige/Südtiroler Krebshilfe. Un momento di sport e solidarietà, aperto a tutti, all’insegna del benessere e dell’impegno sociale.


Grande successo anche per la seconda edizione della Animal Heroes Run, la corsa non competitiva in cui ogni partecipante gareggia in coppia con il proprio animale domestico. Tra i protagonisti più curiosi, è tornata anche Rosetta, la capra salvata che ha conquistato tutti con la sua determinazione e la sua inaspettata passione per la corsa. Una vera icona di resilienza e simpatia.


Due eventi che hanno aggiunto cuore, inclusione e sorrisi a una giornata già carica di emozioni.


KIDS RUN


Sabato mattina, nel Parco del Grand Hotel di Dobbiaco che ospita il Green Village della Cortina Dobbiaco Run, è andato in scena l’appuntamento dedicato ai più piccoli. La Kids Run ha visto un centinaio di bambini attraversare il portale d’arrivo che domenica accoglierà i concorrenti della 30 chilometri.

Nessun vincitore, nessuno sconfitto, nessuna classifica: solo medaglie e applausi per tutti. Tanti sorrisi — e anche qualche leggera lacrima per non aver corso con mamma e papà — in una cornice unica che ha reso questi giovani runner orgogliosi della loro gara.



SPRING NIGHT RUN – UNA NOTTE DI CORSA SPETTACOLARE TRA IL LAGO DI LANDRO, ALL’OMBRA DELLE TRE CIME DI LAVAREDO, E DOBBIACO

Con partenza fissata alle 20:45 con le maestose pareti Nord delle Tre Cime di Lavaredo a fare da testionomi, si è disputata ieri sera la Spring Night Run, una corsa competitiva di 11 chilometri che ha condotto gli atleti fino all’arrivo nel suggestivo scenario del Parco del Grand Hotel di Dobbiaco. Complice una serata ideale dal punto di vista meteorologico, con temperature fresche e cielo limpido, la gara ha offerto emozioni a non finire e prestazioni di rilievo.


Tittonel e Moressa i più veloci


Tra gli uomini, il più veloce di tutti è stato il giovane Francesco Tittonel (classe 2007), portacolori della Vittorio Atletica, che ha chiuso con un tempo ufficiale di 33:54 e un’impressionante media di 3:04 al chilometro. Dietro di lui, a pochi secondi, Benjamin Eisendle (Laufverein ASV) e Alex Puppatti (Laufclub Pustertal), rispettivamente con 34:22 e 34:54. Una sfida tiratissima nelle prime posizioni, con distacchi minimi fino al quinto posto.

In campo femminile, dominio netto per la giovane Diletta Moressa (2002), in forza al G.S. Orecchiella, che ha tagliato il traguardo con il tempo di 36:33 e una media di 3:19/km, battendo di oltre tre minuti la seconda classificata, Barbara Giacomuzzi (Atl. Cortina C. Rurale). A completare il podio femminile Norma Pasi (G.S. Cat Sport Roma), in 42:03.


Una gara da ricordare


Un percorso lineare, immerso nella natura incontaminata dell’Alta Pusteria, con partenza in quota e un arrivo avvolto nell’atmosfera magica del tramonto sulle Dolomiti. Le condizioni meteo perfette hanno contribuito a creare una serata memorabile per atleti e pubblico. L’organizzazione ha curato nei minimi dettagli il tracciato e i ristori, rendendo la Spring Night Run non solo una gara, ma un’esperienza.


Intervista Gianni Poli


«Siamo ormai agli sgoccioli di questa venticinquesima edizione, un anniversario per me molto importante. Sono stato atleta per 25 anni: ho iniziato a 12 e ho concluso la mia carriera a 37, con una maratona che mi ha regalato l’emozione più forte di tutta la mia vita sportiva. 25 anni da atleta, e oggi, tra pochi minuti, andrò ad accogliere chi chiude questa venticinquesima edizione della gara. Sono passati 25 anni di competizione, ma anche 25 anni della nostra vita. Per questo sono felicissimo: concludere 25 anni da atleta e 25 anni da organizzatore è un traguardo straordinario. Ho scoperto il percorso della Cortina Dobbiaco nel 1988, quando ero ancora un corridore di alto livello. Avevo vinto la maratona di New York da circa due anni e mezzo, e mi stavo preparando per quella di Boston. Avevo in programma un lungo da 30 km, e chiesi dove potessi correre. Mi dissero: "Prova il tracciato della vecchia ferrovia tra Dobbiaco e Cortina".


Rimasi affascinato. Mi sembrava di essere calamitato dal paesaggio: le Tre Cime di Lavaredo, il Cristallo, la Croda Rossa... uno spettacolo incredibile. Al ritorno, costeggiando la statale che segue lo stesso tracciato, mi dissi: un giorno voglio far correre tanta gente qui, perché le emozioni che ho provato su questo percorso non le ho mai trovate altrove.


E oggi i numeri parlano chiaro: con 2.853 iscritti abbiamo raggiunto un risultato significativo. Ho deciso di chiudere le iscrizioni proprio per preservare questo percorso. E quest’anno, finalmente, siamo riusciti a realizzare anche un’edizione plastic free: niente bottigliette usa e getta, solo moto, bici e auto elettriche. Dobbiamo rispettare questo ambiente e lasciarlo alle nuove generazioni così come lo abbiamo trovato noi. Partiamo da Corso Italia, nel cuore di Cortina d’Ampezzo, città che tra pochi mesi ospiterà nuovamente le Olimpiadi dopo 70 anni. E arriviamo a Dobbiaco, un vero gioiello della Val Pusteria, incorniciato dalle montagne più belle del mondo, patrimonio dell’UNESCO.»


I risultati completi

01/06/2025