Giir di Mont

Davide Magnini e Valentine Rutto, con il record della gara, vincono la 31ma edizione del Giir di Mont: ecco come è andata

Foto di Organizzatori

È stata un’edizione di altissimo livello, dove ogni singolo elemento è risultato vincente e capace di portare questa iconica manifestazione ad un livello ancora più alto. I grandi interpreti nazionali e internazionali in una due giorni si sono fronteggiati dando il massimo a livello agonistico per scalare classifiche mondiali e portare a casa titoli, il pubblico sempre più coinvolto e presente sui sentieri, sulle cime e online, seguendo numerosi la diretta, un territorio orgoglioso ospite che accoglie e racconta le proprie tradizioni, un’organizzazione impeccabile di seicento giovani volontari sempre più performanti.

 

Scacciate le nubi uggiose di ieri, che aveva reso la Giir di Mont Uphill umida e fangosa nella sua ascesa verticale all’Alpe Solino, oggi anche il meteo ha reso omaggio alla gara regina con la sua giornata più limpida e una temperatura perfetta per affrontare i 2700 metri di dislivello con le storiche tre impegnative salite e tre ripide discese del percorso che unisce i tredici alpeggi premanesi in festa per l’occasione.

 

Il XXXI Giir di Mont, prova long mountain per la la WMRA World Mountain Running Cup, ha visto oggi ottocento partecipanti provenienti da 21 nazioni alla linea di partenza oltre cinquemila spettatori su tutto il percorso.

 

Giir di Mont 32 Km


È record alla sua prima partecipazione a Premana, per la giovane Valentine Rutto dell’Atletica Saluzzo, seconda nel ranking della coppa del mondo, che ha condotto una gara spettacolare, sempre in testa fin dalla start line. La runner keniota con passo deciso ha incrementato ad ogni passaggio il suo vantaggio sulle atlete alle sue spalle, arrivando a dare un distacco di 7’ alla seconda già nella prima salita, che l’ha portata in volata davanti a tutte su via Roma fermando il tempo sotto le quattro ore con 3h58’28”, nuovo record del percorso femminile. Dietro di lei Martina Curmelato (ASV Gherdeina Runners) seguita da Roberta Jacquen (A.S.D. Pegarun – Pegacross), a stretto giro. L’atleta veneta ha mantenuto la seconda posizione per tutto il percorso fino all’Alpe Deleguaggio, dove ha ceduto e lasciato il passo nell’ultima discesa alla Jacquen, che ne ha ben approfittato per prendersi il secondo posto sul podio con 4h7’56”. La Curmelato ha chiuso terza con 4h08’47”.

 

Lato maschile, l’attesissimo Davide Magnini, tornato a vincere dopo un periodo difficile alla Marathon du Mont Blanc, ha confermato le aspettative con una performance brillante. E anche per lui, la prima volta al Giir di Mont si conclusa con una gara dai ritmi costanti e veloci, nonostante la caviglia dolorante. Partito davanti a tutti fin dagli esordi, è rimasto insieme a Paul Machoca (Atletica Saluzzo) fino alla prima salita all’Alpe Chiarino, che solo per un attimo lo ha sorpassato alla prima discesa, per poi tornare alle sue spalle. Dietro a loro in terza posizione il norvegese due volte campione del mondo Stian Angermund e in quarta Mattia Tanara (Team KM Sport). Alla seconda salita l’atleta trentino della Atletica Val di Non e Sole comincia a prendere distacco da Machoca e all’Alpe Rasga si avvicina al gruppo anche Lorenzo Martin Rota dell’US Salonno. L’atleta keniano crolla alla terza durissima salita e all’Alpe Deleguaggio e il distacco da Magnini si porta a ben 5’, facendolo chiudere la gara in quarta posizione. All’arrivo Davide Magnini ferma il cronometro con il miglior tempo maschile a 3h14’04”. Si confermano al secondo posto Angermund (3h15’36”) e terzo Mattia Tanara (3h18’33”)

 

Giir di Mont 18 km


Più tranquilla e senza grossi scossoni la gara femminile che ha visto nella 18km Francesca Rusconi (Lab4You SSD ARL) e Martina Bilora (GS Orecchiella Garfagnana) sempre davanti al gruppo e insieme per la maggior parte del percorso, seguite da Betty Bergstrand (Salomon UK, Keswick AC). Continueranno con questa configurazione aumentando dal secondo intermedio sempre di più il distacco dalla britannica che arriverà a ben oltre i sette minuti e dalle altre runner in gara. Vince l’oro la Rusconi in 1h57’45”, argento per la Bilora (1h59’20”).

 

Composto e unito, sempre a pochi secondi di distanza l’uno dall’altro, il gruppo maschile guidato dall’atleta keniano della Run2gether Elija Kamau Kariuki, seguito da Stefano Roncareggi (Atletica Triangolo Lariano), Luca Lanfranconi (Falchi-Lecco), che purtroppo perde la terza posizione all’Alpe Deleguaggio sorpassato da Alessandro Riva (Sky Lario Runners ASD), che gli porterà via il bronzo sul podio chiudendo in 1h40’37”. Primo vittorioso al traguardo Elija Kamau Kariuki con 1h39’28”, argento a poco meno di 30” Stefano Roncareggi in 1h39’52”.

 

Degna di nota la diretta che dovrà d’ora in poi considerarsi una pietra miliare nella comunicazione live delle gare di mountain running e per tutti gli sport outdoor con percorsi e paesaggi complessi: sette droni, cinque smartphone di ultima generazione, quattro gopro, sette telecamere fisse remotate, una telecamera mobile, una regia video su Vmix, quattro canali di stream contemporanei, oltre 25 persone di staff e tre commentatori d’eccezione: Silvano Gadin, storico affezionato al Giir, Paolo Germanetto, Commissario tecnico della Nazionale Italiana di Corsa in montagna, Filippo Fazzini, storico organizzatore premanese e consigliere provinciale FIDAL Lombardia.


I risultati completi

27/07/2025