Verona Force Run

Questa mattina Verona ha ospitato una gara resa ancora più “force” dal maltempo, oltre 800 al via

Chi si aspettava che il brutto tempo rovinasse la manifestazione, si è sbagliato di grosso. D’altronde una gara che si chiama mud non può che esaltarsi con il fattore pioggia, che significa appunto più fango. Uno spettacolo quindi, un clima di esaltazione generale che ha contagiato anche coloro che all’inizio temevano per i nuvoloni neri sopra le proprie teste. Ma una volta partiti si è capito subito che non era del cielo che si doveva avere timore bensì per quello che si sarebbe incontrato lungo il percorso. Ma la felicità disegnata sul volto di tutti all’arrivo è stata la miglior sintesi di quello che ha significato questa Verona Force Run 2016, seconda edizione di un format di assoluto successo, con 800 partecipanti al via.

L’evento è stato organizzato da DNA Sport Consulting con il supporto dell’assessorato allo Sport del Comune di Verona, presente con l’assessore Alberto Bozza che non solo ha portato il proprio saluto ma ha indossato la t-shirt tecnica ufficiale ed ha preso il via assieme agli altri iscritti per cimentarsi tra gli ostacoli. Un tracciato di 7 km su uno scorcio bellissimo di Verona, tra i bastioni di San Zeno, il percorso della salute e in riva all’Adige. Non molti km per i più allenati ma costellati di ostacoli, una ventina in tutto, alcuni più semplici che illudevano ed altri più ostici che invece magari spaventavano. Tra questi anche ostacoli divertenti, come lo scivolo di schiuma e la vasca d’acqua da attraversare. Fango da superare, balle di fieno da scavalcare, corde su cui arrampicarsi, prove di forza e di agilità hanno caratterizzato la mattinata di chi ha scelto oggi di alzarsi presto, indossare le scarpe da running e buttarsi in questa avventura. Tutti quindi con le scarpe giuste, molti con le t-shirt dell’evento, ma per il resto ci si è sbizzarriti con costumi e travestimenti a dir poco stravaganti. C’è chi ha fatto tutto il percorso in smoking, chi invece vestito da capo a piedi da chef. C’erano i Flintstones, i nuotatori, le Iene e le donne delle caverne. C’erano anche i più strong, a torso nudo e muscoli in vista. Di tutto, di più a questo evento che di normale non vuole avere proprio nulla.


Non è stata una gara competitiva, quindi niente ordine d’arrivo, ma comunque tanti premi per alcune categorie più intraprendenti, i costumi più originali ed i gruppi più numerosi. Premi tecnici di valore marchiati Diadora, Mizuno, Scott e New Balance, oltre a ricchi omaggi alimentari.

Nulla di convenzionale quindi in questa force run, nemmeno il meteo. Se lo scorso anno la prima edizione è stata infuocata dai 40 gradi di luglio, la seconda è stata inondata dalla pioggia. A questo punto cosa ci riserverà la terza? Per i curiosi, spregiudicati e incoscienti runners, l’appuntamento è per il 2017, sempre nella splendida cornice di San Zeno, sempre più force.

19/06/2016