X-Warrior Molveno
Dalle Dolomiti al Mondo con 22 nazioni in gara: nel weekend c'è X-Warrior Molveno, tutto quello che c'è da sapere
Foto di Organizzatori
È una chiamata ancestrale che, risuona tra le Dolomiti di Brenta e il Lago di Molveno: 700 guerrieri da 22 nazioni, pronti a sfidare la natura nella gara OCR più selvaggia d’Europa: X-Warrior torna nell’arena di Molveno, tra le Dolomiti di Brenta Patrimonio UNESCO e le rive del Lago, riconosciuto ancora una volta come il più bello d’Italia da Touring e Legambiente, il prossimo 17 e 18 maggio. Una sfida che richiama moderni guerrieri da tutto il mondo, pronti a mettersi alla prova in un evento estremo che intreccia sport, resistenza e un ritorno alle origini.
Qui è la montagna a dettare le sue regole: al grido di “Fear will lose!”, gli X-Warriors si sfideranno tra corse sfrenate, strisciate nel fango, scalate su pareti rocciose e guadi di torrenti gelidi, senza dimenticare il trasporto di sacchi di sabbia e il superamento di ostacoli impegnativi realizzati esclusivamente con materiali naturali. L’arena naturale diventa il palcoscenico di un rito antico e potente, in cui il coraggio si misura contro la forza degli elementi: niente metallo, niente cemento, niente di artificiale.
X-Warrior: quando l’uomo sfida la natura
Uscire dalla zona di comfort, superare i propri limiti per raggiungere obiettivi impensabili, scavalcando ostacoli naturali e/o offrendo aiuto per farlo: è X-WARRIOR, un nuovo modo di fare fitness, un mix perfetto tra trail running e corsa a ostacoli. che negli ultimi anni è diventato di tendenza. È adatto sia ad atleti amatoriali ma ambiziosi che a professionisti dotati di resistenza e con un carattere crossfit. Agilità, resistenza, forza, equilibrio, coraggio e soprattutto tanta voglia di mettersi alla prova: queste sono le uniche armi di cui avranno bisogno i guerrieri, giunti a Molveno non più da tutta Europa ma da tutto il mondo.
Come le gare OCR (corsa a ostacoli) più popolari, l’X-WARRIOR deriva dagli addestramenti militari, ma si differenzia dalle più classiche di questa disciplina per la sua ambientazione unicamente in location naturali che diventano “arene per i gladiatori”. Nessuno scenario artificiale, gli ostacoli sono tutti veri o costruiti con elementi come il legno e la canapa, ma anche gli alberi, le cascate, le ripide pareti rocciose, le acque fredde del lago rappresenteranno una sfida per i partecipanti, da superare guadando nel fango, correndo, scalando, sollevando e trasportando oggetti pesanti, strisciando a pancia in giù e saltando il fuoco.
Un’edizione record: le ragioni di un successo globale
Nata nel 2017 sulle rive del Lago di Molveno, X-Warrior è cresciuta rapidamente fino a diventare uno degli eventi OCR più iconici d’Europa, diventando negli ultimi anni una vera e propria mania. L’evento è passato dai 150 partecipanti della prima edizione ai numeri record di quest’anno, sold out con 700 atleti, provenienti non più da tutta Europa ma da tutto il mondo, con 22 nazioni partecipanti. E oggi l’X-WARRIOR è una delle avventure che piace anche alle donne, con oltre il 30% di partecipanti alla gare, una percentuale in crescita nonostante per lungo tempo nell’immaginario collettivo sia stato più facile accostarla ad una platea maschile.
A contribuire alla sua ascesa sono lo spirito - l’obiettivo è stare insieme e divertirsi, fare squadra, aiutarsi - ma anche il fascino rievocativo degli antichi duelli con gli elementi dell’ambiente - ”Human vs Nature” proprio come recita il suo claim - un estremo ritorno alla natura che riunisce in maniera viscerale una comunità in crescita, in grado, insieme, di realizzare imprese di cui non ci si riteneva capaci.
E quest’anno, per la prima volta, gli atleti si daranno battaglia per guadagnarsi un posto all’OCR World Championships in California.
Come ci si prepara
X-Warrior è adatto sia ad atleti amatoriali, ma ambiziosi, che a professionisti dotati di resistenza e con un carattere crossfit. Lo sforzo psicofisico per una gara di questo tipo può essere estremo, se l’obiettivo è ottenere un buon piazzamento, ma anche medio, se lo scopo è divertirsi nella versione non competitiva. L’importante è sempre non improvvisare!
L’abilità messa più alla prova è senza dubbio la resistenza cardiovascolare nella corsa, richiesta sia dalle lunghe distanza che dalla fatica del percorso tra salite e discese, per la quale è necessaria una buona conoscenza biomeccanica del proprio corpo e del gesto tecnico, e un livello accettabile di forza per affrontare alcuni ostacoli. “Nelle ultime settimane consiglio di concentrare gli allenamenti di corsa su terreni sconnessi, magari con qualche trail in collina o montagna, così da simulare il fondo che troveremo in gara – consiglia Rigers Kadija, campione indiscusso a Molveno. “Alternare sedute più lunghe di corsa lenta a lavori di qualità come ripetute brevi in salita, vi aiuterà a migliorare forza e resistenza”.
Ma gare come quella di Molveno coinvolgono tutto il corpo. “In palestra oppure in casa, è importante inserire 2-3 volte alla settimana esercizi propriocettivi per rinforzare le caviglie. Un ostacolo spesso sottovalutato alla X-Warrior la risalita del torrente, che dal lago ci porta ai piedi delle montagne: il letto del torrente è una distesa di sassi, spesso coperti da alcuni centimetri d'acqua, che rendono l'appoggio instabile e molto scivoloso.”
Non è solo il fisico. È la testa che fa la differenza. Molti arrivano per sfidare il proprio corpo. Ma se c’è una cosa che impari alla X-WARRIOR è che sarà la tua mente a portarti fino in fondo. Serve resistenza, certo. Ma anche sangue freddo, concentrazione, controllo. Serve voglia di lottare. E anche di fallire, a volte, per poi ripartire.
A Molveno, tutto è pensato per lavorare anche sulla mente: ostacoli naturali e irregolari, che ti costringono ad adattarti in tempo reale; imprevisti climatici (come il freddo dell’acqua, il fango, la pioggia) che abbattono le aspettative; un ambiente immersivo, tra boschi e Dolomiti, che disinnesca il pensiero razionale e ti riporta al corpo; una community che non giudica, ma sostiene: chi cade viene aiutato, chi si ferma viene incoraggiato.
Le gare e i percorsi
Tre le gare in programma, la X-LITE (6,7 km di percorso, 33 ostacoli e 400 partecipanti), la X-FULL (15,2 km, 40 ostacoli e 350 partecipanti) e la TITAN (che prevede il completamento di entrambe le gare) tutte con una versione competitiva e una non competitiva. La prima, adatta agli agonisti, prevede la gara a cronometro, con una partenza di due atleti alla volta, in modo da non creare traffico sugli ostacoli, che non si possono aiutare (pena 25 burpees o un giro extra per il mancato superamento di un ostacolo), e gareggiano anche contro il tempo fino alla vittoria finale. Ad attirare il maggior numero di X-Warriors è la non-competitiva, nella quale i partecipanti partono in gruppo, per divertirsi insieme, aiutarsi lungo il percorso e condividere un'esperienza comune nella natura senza guardare l’orologio e senza subire penalità. L’attrezzatura prevede scarpe da trail e abbigliamento tecnico da corsa, localizzatore GPS se necessario.
Il percorso costeggia il lago con curve e ostacoli tecnici che trasformeranno gli atleti in moderni Tarzan e Jane o Crocodile Dundee, tra i quali il più famoso per la sua unicità, la Piramide di sette metri, realizzata solo per il percorso di Molveno, e la più lunga Tarzan Swing vs Monkey Bar d’Europa, Tyrolean Traverse inclusa e il Floating Bridge, tutti sospesi sull’acqua. E poi i grandi classici delle competizioni di endurance estremo, da quelli di “arrampicata”, posizionati nell’interno, verso la montagna, come Net-Crawls, Net- e Rope Climbs e il Jumping Walls, a quelli di equilibrismo e forza, nascosti nel bosco, come Balance Beams, Nut Crackers, Heavy Loads and Pulls, e un Monster Rig di prima classe. Poco prima del traguardo il percorso prevede un doppio loop estremo, con la piramide, il Bear Crawl oltre che il Tripple-, Boulder- e il Rock Wall e Jeep Crawl.
E dallo scorso anno, il percorso vanta altri ostacoli spettacolari: Half Pipe, Cube, Sloping Wall, Nutcracker, Negative Net Crawl, Horizontal Ladder. Inoltre, per i più temerari che affronteranno la X-FULL, la gara non sarà solo più lunga e più dura in molti degli ostacoli, ma vedrà moltiplicarsi le difficoltà con muri più alti e la mancanza di corde in passaggi di arrampicata su cascate, muri e scalate nel bosco.
Molveno: l’arena ideal per la prima OCR 100% naturale d’Italia
Non serve inventare niente quando la natura fa già tutto da sé. A Molveno, in Trentino, basta guardarsi attorno: il lago, le Dolomiti di Brenta, i sentieri che si arrampicano tra i faggi. Ma ciò che la rende unica non è solo la fatica. È il modo in cui si corre. Lontano dalle arene artificiali delle OCR classiche, qui sono la montagna, l’acqua, il legno, il fango vero a costruire il percorso. Nessun impatto inutile, nessun eccesso. Solo sport, natura e rispetto.
Ogni ostacolo nasce da ciò che il paesaggio offre. Le strutture sono in legno e corda di canapa. Tutto è pensato per essere temporaneo, integrato, leggero sul territorio. Niente cemento, niente metallo, nessuna scenografia da show. È una corsa, certo. Ma anche un modo diverso di pensare al movimento: meno invasivo, più consapevole. Perché sport e sostenibilità possono convivere, devono convivere.
Molveno non è solo il teatro perfetto per questa corsa: è un modello. Borgo alpino da anni premiato da Touring e Legambiente, ha puntato tutto su energia pulita, tutela delle acque, gestione del turismo dolce. Qui, l’ambiente non è uno sfondo. È il protagonista. Qui la montagna è protetta e vissuta con equilibrio. Per questo X-WARRIOR è cresciuta anno dopo anno senza mai snaturarsi, con il supporto di una comunità locale attenta e partecipe, affiancata da decine di volontari che rendono tutto possibile?.
In un momento storico in cui si parla tanto di greenwashing e poco di azioni concrete, X-WARRIOR propone un modello alternativo: sport spettacolare, sì, ma coerente. Estremo, ma non predatorio. Fisico, ma non distruttivo. Un nuovo modo di intendere la performance, dove la vera forza sta nella misura. Alla fine, non c’è una medaglia che conta più di tutto. C’è la consapevolezza di aver attraversato un paesaggio, non di averlo conquistato. E questo, oggi, è forse il gesto più potente che possiamo fare.
L’obiettivo di tutti gli appartenenti a questa nuova “comunità di guerrieri” è quello di vivere un weekend dedicato al fitness più selvaggio, con gli amici o in famiglia, pronti a sfidare se stessi e ritrovare la forma migliore, la passione e la competitività incontrando e supportandosi proprio come una vera comunità, quella degli X-Warriors.
Per questo non esistono gare standardizzate, ogni luogo offre un grado diverso di difficoltà e Molveno è il terreno ideale per questo tipo di competizione, che qui è particolarmente dura per la varietà degli ambienti che coinvolge, dall’acqua al bosco, dalla montagna alle pianeggianti rive del lago, mettendo alla prova forza, equilibrio e resistenza. Dura ma spettacolare e di successo grazie al team italo/tedesco e al supporto del Consorzio Molveno Holiday e dell’APT Dolomiti Paganella e al lavoro di circa 70 persone impegnate nell’organizzazione e gestione della gara e nella sicurezza di tutti gli atleti.
Alla fine, quando la fatica si trasforma in sorrisi e abbracci, Molveno celebra i suoi guerrieri con il grande barbecue sul lago. È la festa che chiude una battaglia epica, dove non ci sono né vincitori né vinti, ma solo persone che hanno scelto di mettersi alla prova, che hanno sfidato la montagna e l’acqua senza paura.
X-Warrior Molveno è un viaggio nel cuore della resistenza fisica e mentale, un richiamo alla sfida primordiale tra uomo e natura. È il momento in cui il guerriero moderno riscopre la forza delle proprie radici.
13/05/2025
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