Padova Marathon

Annunciati i nomi dei top runners della gara di domenica 23 aprile: sfida azzurra Dal Ri-Maraoui tra le donne

Eccoli qui, i protagonisti della Padova Marathon. A pochi giorni dall’evento di domenica 23 aprile vengono annunciati i top runners che animeranno la competizione. Sarà ancora una volta una sfida tra Africa e Italia, come da tradizione per la manifestazione organizzata da Assindustria Sport, nell’idea di proporre sia nella prova principale che scatterà dallo Stadio Euganeo alle 8.45, sia nella mezza, al via da Abano Terme alle 10, gare veloci. In più, anche la Stracittadina da 10 chilometri sarà impreziosita dalla presenza di tre atlete azzurre. Ma andiamo con ordine.

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UOMINI: CHERONO, MOKRAJI E L’AZZURRO DE MATTEIS. Il miglior tempo d’iscrizione è quello del keniano David Toniok Cherono, che vanta un primato personale di 2 ore 10’39” e che in carriera ha vinto le maratone di Gerusalemme ed Edimburgo. Dovrà guardarsi dal connazionale Eliud Kibet Too, che si è già imposto a Dublino nel 2014. Arriva dal Kenya anche Michael Njenga Kunyuga, esordiente nella maratona ma capace di correre la mezza sotto l’ora e 3’. Attenzione, poi, a due portacolori del Marocco come Lahcen Mokraji (2 ore 12’29”) ormai italiano d’adozione, visto che vive in Lombardia da ormai 15 anni, e Abdelhadi Tyar, secondo a Verona nel 2015, senza contare il primatista senegalese Samba Faye. E l’Italia? Sarà rappresentata dal Bernard De Matteis, che si sta cimentando nella maratona dopo essere stato due volte medaglia d’oro agli Europei di corsa in montagna (2013-2014). Assieme al fratello gemello, Martin, Bernard gareggia dal 1999. Una bella storia, la loro: questi due fratelli cuneesi spessonelle competizioni più importanti hanno labitudine di tagliare il traguardo insieme, sventolando la bandiera tricolore. Ma ai Campionati europei di corsa in montagna organizzati ad Arco di Trento, lo scorso anno, Bernard sul rettilineo finale era primo, da solo, con un ampio vantaggio su tutti gli avversari. Si è fermato. Ha atteso Martin e l’ha scortato verso il traguardo, cedendogli poi la vittoria. «Non voglio passare per altruista o generoso. Semplicemente, in quel preciso momento, ho scelto così. Sul rettilineo finale ho aspettato Martin per arrivare con lui, ma al secondo posto. Dopo trent’anni passati accanto, in questa occasione sentivo che doveva essere così» ha raccontato a caldo Bernard, regalando così il titolo al fratello, che da poco aveva perso il suo bambino di 11 mesi.

DONNE: SFIDA AZZURRA DAL RI-MARAOUI, IN CERCA DEL BIS. Loro due hanno già vissuto l’emozione di tagliare per prime il traguardo. E, ora, sono pronte a sfidarsi per concedere il bis. Sono le azzurre Federica Dal Ri, che l’anno scorso, al debutto sui 42 chilometri, proprio a Padova festeggiò subito con una vittoria, e che si presenta al via sull’onda dell’entusiasmo per l’affermazione ai recenti Tricolori di cross di Gubbio, e l’italo-marocchina Fatna Maraoui, che s’impose nel 2014, quando ancora il percorso di gara non era quello attuale e si partiva da Campodarsego, e che vanta il miglior personale al via (2 ore 30’50”). Sulla loro strada la keniana Nelly Chepkurui, un primato più alto rispetto alle due azzurre (2 ore 42’25”), ma data in grandi condizioni e pronta al salto di qualità.

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MEZZA MARATONA: NON SOLO PERTILE. «Saranno due gare veloci» afferma Giampaolo Urlando, responsabile del cast, ringraziando Nike, sponsor tecnico dell’evento, per il prezioso supporto. «In più abbiamo dedicato un’attenzione particolare alla mezza maratona, attraverso un cast che mette assieme atleti esperti e giovani, che hanno la voglia e le qualità per imporsi sulla scena internazionale e che possono puntare al record della corsa (in campo maschile appartiene all’etiope Tesfaleem, che bloccò il cronometro dopo un’ora 02’30” nel 2014, mentre, in campo femminile, è di Marina Zanardi, prima in un’ora 19’19” nel 2009, ndr)». Al già annunciato Ruggero Pertile, che, dopo l’affermazione del 2016 nella prova da 42 chilometri stavolta sarà in gara in quella da 21, si affiancano i keniani Robert Ndiwa (un’ora 02’’03” di personale), Silas Muturi Gichovi (un’ora 02’06’’) e Victor Kiplimo, esordiente sulla distanza ma forte di un personale di 29’27” sui 10 chilometri. La “chicca” della gara è però la sfida tra Pertile e il suo allievo, l’italo-eritreo Eyob Ghebrehiwet Faniel, allenato proprio da “Rero” e salito alla ribalta con il terzo posto alla Firenze Marathon 2016. In campo femminile desta curiosità, invece, la presenza della filippina Mary Joy Tabal, prima maratoneta del suo paese a qualificarsi per i Giochi Olimpici (a Rio 2016), e qui sfidata dalla keniana Jackline Adodonyang.

INGLESE, INCERTI E STRANEO SUI 10. Ma ci sarà una bella sorpresa anche sulla Stracittadina da 10 chilometri. Anzi, una tripla sorpresa a tinte azzurre: a impreziosire la più lunga delle tre corse non competitive al via alle 9.15 da Prato della Valle ci saranno l’argento degli Europei di Amsterdam 2016 Veronica Inglese, Anna Incerti, campionessa europea nella maratona a Barcellona 2010 e finalista ai Giochi di Pechino e Londra, e l’argento dei Mondiali di Mosca e degli Europei di Zurigo Valeria Straneo.

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18/04/2017