Paula Radcliffe
La primatista del mondo saluta tutti con un grande crono alla London Marathon, giusto ritirarsi ora?
Paula, e ora? in molti se lo sono chiesto, forse anche lei stessa, al termine della London Marathon 2015. Paula RadcliffeLA SCHEDA doveva salutare l'amato pubblico di casa ed appendere le scarpe al chiodo nella 42.195km che in passato le aveva dato moltissimo, anche l'attuale record del mondo sulla distanza.
Paula decide di non partire con le top runners ma con la massa dei 40mila per godersi dall'interno la sua ultima Maratona, Le telecamere la inquadrano spesso, scortata da amatori increduli e salutata ad ogni curva dal foltissimo pubblico, ben presto però si capirà che il suo non è un addio come tanti se ne sono visti negli anni: 17'27" il passaggio ai 5km, ad una media di 3'30"/km, seguito da un 35'23" ai 10km e da un 1h17'03" alla Mezza, crono che le permetterebbe di dominare molte 21.097km in giro per il mondo.
"Presto "scoppierà", è partita forte", in tanti pensano, ma il ritmo tenuto dalla 41enne di Davenham è costante e, nonostante un ultima parte di gara corsa quasi in lacrime tra l'ovazione della folla, il cronometro si fermerà su un incredibile, alla viglia, 2h36'55", primo posto nella categoria 40-44 anni e 199mo assoluto.
E ora?? il tempo vale la qualificazione per i Mondiali di Pechino e le Olimpiadi di Rio e attualmente la Radcliffe è quarta in Gran Bretagna dietro Sonia Samuels (2h31'46"), Emma Steptoo (2h35'41") e Rebecca Robinson (2h36'51") cha hanno preceduto Paula proprio a Londra, correndo con le Top. Il crono è insignificante sia in ambito mondiale che europeo ed una squadra come la Gran Bretagna senza nessuna ambizione di classifica in queste rassegne potrebbe chiedere alla Radcliffe di ritirarsi definitivamente con lo Union Jack indosso.
LO SPECIALE LONDON MARATHON 2015
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Ma così non sarà: Paula nelle interviste post gara parla già da ex atleta dichiarando la sua emozione nel chiudere così, 12 anni dopo il suo primato mondiale che tutt'oggi pare inavvicinabile, e ricordando i terribili dolori patiti ai tendini d'achille nelle ultime stagioni. Dolori che l'hanno tormentata sia nella preparazione alla gara avvenuta in Kenia che nella sua ultima apparizione.
La Radcliffe saluta con un palmares incredibileLA SCHEDA : prima dei successi su strada è doveroso ricordare le sue nove medaglie raccolte nel cross, tra europei e mondiali, che la pongono come ultima bianca in grado di competere con le africane.
Nella Maratona Paula è risultata prima 3 volte a New York ed altrettante a Londra vincendo pure a Chicago e salendo sul podio a Berlino. Strada che le ha regalato anche un titolo mondiale sulla 42.195km e 3 sulla 21.097km, curriculum impensabile ai giorni nostri per un'atleta europea. Giusto quindi salutare nella sua Londra. A Rio la Radcliffe non ci sarà, in quelle Olimpiadi che da sempre la tormentavano: quinta ad Atlanta 1996 nei 5000m e quarta ad Sydney 2000, poi il dramma che la portò a ritirarsi ad Atene 2004 sia in pista che in Maratona dove si presentava da super favorita, avventura olimpica che si concluse a Pechino con un anonimo 23mo posto sulla 42.195km.
20 medaglie internazionali, una carriera durata oltre 15 anni ed un record che difficilmente verrà battuto nei prossimi anni. Possiamo dirlo, si ritira Paula Radcliffe, la più forte atleta bianca di sempre.