Treviso Marathon

Gebrekidan batte Goitom al fotofinish e fa sua la Treviso Marathon 1.3 in 2h17'32'' | FOTO

Un tuffo sul traguardo per la vittoria della Treviso Marathon 1.3. Quest'anno l'edizione della maratona trevigiana, con partenza e arrivo, per la prima volta, a Conegliano (TV), si è risolta al fotofinish. A nulla è valso però il tentativo dell'eritreo Samuel Hagdu Goitom, perché a conquistare la vittoria è stato il connazionale Yohannes Semereab Gebrekidan in 2h17'32''. Ma l'emozione è tutta in questi centesimi di secondo, apparsi per i due africani e per il folto pubblico, immensi. Al femminile, cavalcata solitaria per la croata Maria Vrajic che ha chiuso in 2h40'41'' davanti all'ungherese Simona Staicu (per entrambe il crono che permette la qualificazione certa per le Olimpiadi di Rio di agosto). Terzi posti per il marocchino Mohamed Hajjy e per la croata Jasmina Ilaijas. Nella prima Treviso Half Marathon, veloce Damte Kuashu che ha chiuso con sicurezza in 1h03'52'', al femminile vittoria per la favorita Ruth Chebitok in 1h17'10''. Oltre al sindaco Floriano Zambon e al presidente del comitato organizzatore della Treviso Marathon, Lodovico Giustiniani con i suoi consiglieri, a dare il via, tra gli altri, anche il chairman di Karhu, Franco Arese.
Ma quella di oggi è stata una giornata di festa per tutti con oltre 6.000 partecipanti, tra maratona, mezza maratona, Staffetta 3X14, MoohRun2 e Maratona dei Cuccioli che hanno animato il cuore di Conegliano in attesa dell'arrivo della 42,195 km e della 21,097 km. Ma festa è stata con le HugBike con i campioni degli XI di Marca, capitanati da Marco Varisco e con l'avventura di 137 km di Daniele Cesconetto, in corsa per l'Art4sport di Bebe Vio.

TUTTO SULLA TREVISO HALF MARATHON - MOOHRUN


EADV_ADSENSE

I RISULTATI COMPLETI

LA CRONACA DELLA TREVISO MARATHON 1.3
Gara maschile
Sono le 9.45 quando da corso Mazzini scatta la Treviso Marathon 1.3. Il tempo è ancora incerto e nessuno sa cosa aspettarsi dalla giornata. Ma la pioggia battente della sera prima non c'è. Poco a poco da dietro le nuvole spunta il sole. Già dopo alcuni chilometri si forma un terzetto, composto dagli eritrei Gebrekidan e Goitom e dal marocchino Hajjy. Nei successivi chilometri i tre si danno ripetutamente il cambio per dettare il ritmo giusto. A vigilare sull'andamento della gara, il responsabile dei top runner, Migidio Bourifa. L'attacco decisivo arriva poco dopo il transito a metà gara, quando Gebrekidan stacca il connazionale Goitom. Al 24° km il primo conduce con un vantaggio di 1’30’’ sul secondo, mentre Hajjy insegue un po' più lontano. Tenta di resistere l'italiano Gualdi, che però al 30° Km ha già un ritardo di 2' sulla testa della corsa. La gara sembra decisa, invece metro dopo metro Goitom riconquista terreno. All'entrata nel centro storico di Conegliano, i due africani sono ormai appaiati e attraversano il traguardo di corso Vittorio Emanuele II insieme. Goitom si tuffa, in un disperato tentativo per la vittoria, ma il fotofinish decreta che il vincitore della Treviso Marathon 1.3 è, con il tempo di 2h17’32’’, Semereab Yohannes Gebrekidan. Sul terzo gradino del podio sale Mohamed Hajjy con 2h17’46’’.
“Prima di partire avevo paura per il freddo e per il rischio pioggia, ma poi è andata bene - commenta a caldo Gebrekidan - sul traguardo ho buttato il corpo davanti e ho vinto. E’ stata una bella maratona, con un caloroso pubblico che ci ha incitato lungo tutto il percorso". Medaglia di legno per il primo italiano, Gualdi, quarto in 2h20’39’’. “Ho cercato di impostare il ritmo per chiudere in 2h20’ - afferma il già campione italiano di maratona - ci sono riuscito, anche se nella seconda parte ho perso un po’ di tempo. Speravo piuttosto che uno dei tre che sono partiti subito rallentasse o saltasse, per salire sul podio".
 
Gara femminile
Appena dopo lo sparo che dà il via alla 42,195 km, Vrajic e Staicu si mettono a condurre. Al 6° km il resto del gruppo è già staccato di un minuto. Al 20° km la croata e l'ungherese sono abbondantemente in testa. Al 30° km è però Vrajic a mettere una seria ipoteca sulla vittoria: la Staicu è infatti staccata di 1'15''. Per la croata la corsa è ormai una cavalcata solitaria. Gli ultimi metri sono tutti per lei, che taglia il traguardo dopo 2h40’41''. Per Staicu il crono di 2h43’06’’, tempo che le consente la qualificazione per le Olimpiadi di Rio di agosto (Giochi Olimpici anche per la croata). Il terzo gradino del podio è per Jasmina Ilijas (2h51’25’’). Quarta l'italiana Anna Zilio con 2h58’14’’.
“Sono andata avanti con il mio ritmo – spiega Vrajic - con la maratona non si scherza, solo negli ultimi 3 km mi sono guardata indietro. Sono molto contenta: ho vinto la prima maratona a 40 anni e ho fatto il personale, confermando il tempo limite per andare a Rio”.
Nelle gare delle carrozzine olimpiche, trionfo dell'irlandese Patrick Monahan in 1h43'35''.
Soddisfattissimo il presidente del comitato organizzatore, Lodovico Giustiniani, presente con i consiglieri Pio Bonato, Federico Capraro, Roberto Girotto, Francesco Piccin e Aldo Zanetti fin dalla prima mattina. "Una bellissima giornata, favorita anche dal tempo. Sia in termini di numeri che di risultati mi sembra davvero un buon successo - dice Giustiniani - il percorso da Conegliano a Conegliano ha riscosso molto apprezzamento”.

2^ MARATONA DEI CUCCIOLI 
Alle 10.30 da Piazza Cima di Conegliano parte la seconda Maratona dei Cuccioli. Ognuno con la propria maglietta dei Cuccioli, accompagnato da mamma e papà e da grandi sorrisi, ha iniziato questa maratona a misura di “bambino”. Il percorso si è snodato per 2 km attraverso il centro storico coneglianese, passando per il Castello per concludersi poi sotto l’arco del traguardo della maratona dei grandi. Le mascotte dei Cuccioli, i cartoni animati ideati dal Gruppo Alcuni di Treviso, hanno animato e accolto i giovani atleti. Alla partenza e all'arrivo anche Francesco Manfio, fondatore e direttore degli Alcuni. A centinaia e centinaia (circa 600) hanno così dato vita a una bellissima domenica di sport in famiglia, premiati dal sole dopo la pioggia battente di sabato. Con il cuore pieno di gioia i più piccoli ma anche i più grandi hanno corso e sotto l’arrivo hanno provato l'emozione di sentirsi dei grandi campioni, come quelli che poco più di un'or dopo hanno scritto il loro nome sull'albo dopo della Treviso Marathon. Ciliegina sulla torta, anche il fine solidale dell’iniziativa che ha devoluto parte del ricavato all’istituto La Nostra Famiglia.
 
HUGBIKE
Quest’anno sono state 28 le HugBike della Fondazione Oltre il Labirinto Onlus che, per il terzo anno, hanno fatto una sfilata lungo i 42,195 km della maratona trevigiana. In sella i ragazzi autistici e con altre disabilità insieme ai campioni dello sport e del territorio di XI di Marca, capitanati da Marco Varisco. Tra loro anche la pluricampionessa mondiale di pattinaggio artistico a rotelle Silvia Marangoni, gli ex ciclisti professionisti Marzio Bruseghin e Alberto Curtolo, l'arbitro coneglianese Gabriele Gava. Igor Cassina, il ginnasta, oro olimpico alla sbarra ad Atene 2004 ha invece accolto tutti al traguardo. Un’iniziativa che ha permesso ai ragazzi di vivere momenti di felicità che solo un'avventura sportiva come la maratona può regalare.
 
LELE100FORBEBE
Quella di oggi è stata anche la giornata del progetto "Lele100forBebe", con Daniele Cesconetto che ha percorso 137 km per raccogliere fondi per Art4Sport, la onlus di Beatrice Vio che si propone di aiutare i bambini amputati, donando protesi per permettere loro di praticare l’attività sportiva. Oltre ai contributi di diversi comuni, Maratona di Treviso ha donato 1 euro per ogni iscritto alla maratona e 0,50 euro per ogni iscritto alla mezza maratona.
Sabato sera attorno alle 19.30 Daniele Cesconetto è partito dall’Expo Run di Conegliano e nella notte ha percorso un centinaio di chilometri nel coneglianese, prima di immettersi sul percorso della maratona. I primi 30 km, come ha testimoniato lui stesso, sono stati i più difficili, la pioggia non dava tregua, ma Lele non si è dato per vinto e fortunatamente il tempo è migliorato e gli ha permesso di proseguire la corsa con maggiore tranquillità. A seguirlo moltissimi amici, atleti e persone comuni, tutti attratti dalla sua grande forza di volontà e dalla sua generosità. Attorno alle 14 ha finalmente tagliato il traguardo della maratona, accompagnato dai ragazzi dell’Art4Sport tra gli applausi del pubblico. Poco dopo il traguardo, l'abbraccio con la campionessa Bebe Vio.

07/03/2016