Brooks
Una scarpa per tutto. La 25ma versione del modello più venduto di Brooks, cresce di 3mm: un dato fondamentale nelle sensazioni in corsa
Foto di MarathonWorld.it
A distanza di poco più di un anno andiamo a scoprire la nuova versione delle Brooks Adrenaline GTS, giunte in questo dicembre alla versione numero 25.
E se nella recensione delle 24 avevamo parlato di una scarpa per i lenti, in questa occasione parliamo di una scarpa per tutto, in quanto ci siamo trovati di fronte a un modello simile nell'idea ma completamente diverso nelle sensazioni in corsa.
BROOKS ADRENALINE GTS 25 - LE CARATTERISTCHE
Disponibile in 6 diverse colorazioni, tra cui la nostra in tonalità definita "Ostrica" con intersuola in Green Gecko, questa Adrenaline GTS 25 propone una parte superiore tipica delle daily trainer: conchiglia molto solida e protettiva, e rivestimenti laterali con evidenti cuscinetti ammortizzanti.
Anteriormente uno spazio veramente ampio, maggiore rispetto alle 24 anche a livello visivo, ma che viene compensato con pareti laterali che vanno ad aderire perfettamente al piede impedendo movimenti interni. Poi una linguetta che, sempre in un confronto con il precedente modello, è sembrata essere più spessa e più soffice, e le stringhe piatte leggermente elasticizzate.
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Ma in queste Brooks, che come detto dall'azienda nel loro video di presentazione, rappresentano il modello più venduto a livello globale per il brand con sede a Seattle, è ovviamente l'intersuola ad attirare l'attenzione. Al suo interno troviamo infatti la tecnologia GTS che da il nome alla scarpa: stiamo parlando del Go To Support, una serie di binari interni, i "Guide Rails" che Brooks paragona a dei paraurti, che aiutano a linearizzare la corsa, sia in senso di iper-pronazione che iper-supinazione.
Spesso questi modelli vengono visti come modelli per iperpronatori, ma in realtà, andando a linearizzare il passo, sono utili a chi tende ad appoggiare sia con un'inclinazione esterna che una interna. Ma il dato fondamentale, già sottolineato nella precedente recensione, è che questa tecnologia è invisibile e in nessun modo limitante: tradotto sul campo, questa scarpa è utilizzabile senza nessuna controindicazione anche per chi ha un appoggio normale. La caratteristica GTS è un extra per chi ne ha bisogno.
Tornando sul fulcro, ovvero sull'intersuola, questo modello cresce di 3mm e, come vedremo nella prova in corsa, è un dato fondamentale durante l'utilizzo. L'altezza posteriore è di 37mm contro i 27mm della punta per un drop di 10mm. Peso alla nostra bilancia di 300g nel numero US 9.5, e quindi di poco superiore alle versione 24.
Schiuma in DNA LOFT v3 a nitro infusione, la stessa utilizzata nelle precedenti Adrenaline, ma che, come già detto in precedenza, in virtù di un'altezza maggiore avrà una resa in corsa completamente differente. E quindi, a proposito di corsa, andiamo a vedere come hanno risposto sul campo queste Brooks Adrenaline GTS 25 dando prima uno sguardo al battistrada, simile al precedente e con porzioni più spesse nei punti di maggior impatto, e al prezzo, in questo caso di 160€, 10€ in più rispetto alle 24.
Foto di MarathonWorld.it
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BROOKS ADRENALINE GTS 25 - LA PROVA IN CORSA
Una scarpa che passa da essere quella ideale per i lenti, a una adatta per tutto, e questo avviene per quei 3mm di schiuma in più sul tallone, che se ampliati sulla superfice della scarpa rappresentano una grande quantità di materiale aggiuntivo.
Cosi come già testato in un recentissimo passato con altri modelli della concorrenza, ci troviamo di fronte a un'intersuola che è si morbida, ma è composta da una mescola, tra virgolette, di stampo tradizionale, e non una schiuma morbidissima tipica delle super-shoes. In corsa la sensazione che si ha è quindi netta: dopo una prima fase di appoggio molto ammortizzante, l'intersuola arriva a un'ovvio e naturale limite di compressione, per cui si avverte una seconda parte di appoggio reattiva; in una passata recensione avevamo definito questa sensazione una sorta di ammortizzazione reattiva.
Complice anche la mancanza di una piastra interna, l'appoggio è estremamente fluido, si avverte una rullata completa, e la caratteristica appena descritta dell'intersuola, fa si che questa scarpa sia utilizzabile a tutti i ritmi.
Lenti e lentissimi, cosi come nelle Adrenaline 24, in quanto se non si carica la fase di spinta, prevarrà una sensazione ammortizzante, viceversa, se si vorrà spingere si potrà mantenere una buona meccanica di corsa senza che la scarpa porti a frenarvi, ovviamente stiamo parlando di materiali tradizionali e a livello cronometrico la scarpa non ti regalerà niente.
E' una scarpa di concezione molto tradizionale, motivo per cui, visto che come già anticipato ci si potrà correre qualsiasi tipologia di allenamento, rappresenta una perfetta soluzione a tutto tondo: scarpa da allenamento per i fondi per gli amatori evoluti ma in grado di offrire qualche soluzione in piu per l'amatore base. E' un modello che i cosiddetti amatori della domenica, quelli che si allenano senza particolari sedute di qualità e che a volte si cimentano anche in gare senza voler raggiungere nessun risultato cronometrico, potranno utilizzare sempre, competizioni comprese.
15/12/2025
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