Brooks Levitate
La Recensione, la prova su strada, le opinioni e le Foto delle nuove Brooks Levitate
Alla scoperta delle Brooks Levitate: le scarpe dal look e tecnologia del futuro sbarcate nel presente!
Presentate in Italia alla fine del settembre 2017 e disponibili all'acquisto a partire dal successivo ottobre, le Levitate si presentano con un look avveniristico formate da una tomaia blu splendente con rifiniture nere ed il logo nell'azienda messo in secondo piano dietro le termosaldature. Ancor più d'impatto la suola, dotata "in profondità" della novità che caratterizzerà l'intera calzatura, interamente in color argento e che non passerà di certo inosservata. Questo modello è stato inserito da Brooks nella categoria Energize poichè la suola è stata concepita con la nuova tecnologia DNA-AMP, tecnologia che punta sul "Ritorno di energia" e capace, secondo gli studi condotti dall'azienda di Seattle, di restituire fino al 72% di quanto prodotto nella fase di spinta.
Il lavoro di Brooks è stato davvero minuzioso ed iniziato intorno al 2010 in collaborazione con BASF, società europea con sede a Ludwigshafen e leader tra i produttori mondiali di materiali chimici, che ha portato alla realizzazione di questa suola che nel suo compartimento profondo vede la presenza di poliuretano.
Già in passato un pò tutte le aziende che si dedicano a calzature sportive avevano provato ad inserire questo tipo di materiale nella suola ma ciò era risultata un'impresa al limite del possibile in quanto il poliuretano, se sottoposto a forze provenienti dall'alto, tende ad sspandersi in modo abnorme in senso laterale e quindi incontenibile secondo le normali tecnologie utilizzate per la creazione di scarpe da running.
AMAZON_ADSENSE
Foto di MarathonWorld.it
Brooks rimedia a questo inconveniente avvolgendo l'intera suola con una pellicola termoplastica (TPU), che darà il caratteristico colore argento, e che assolverà ad una doppia funzione: da un lato avrà una funzione strutturale, in quanto impedirà l'espansione laterale del poliuretano, e dall'altra ottimizzerà il ritorno di energia limitando la sua dispersione, complice la conformazione "a prisma" della suola.
L'unico pegno da pagare (ma per fortuna non salato) per l'utilizzo del PU, responsabile dell'effetto Energy della scarpa, è un peso leggermente superiore rispetto agli standard di una scarpa concepita per collocarsi tra la categoria A2 ed A3. I 318 grammi del modello maschile non sono tuttavia limitanti in nessun ambito di utilizzo della scarpa e vanno ad affiancare il peso di modelli quali Transcend e Glycerin, che si attestano su una "stazza" di qualche grammo inferiore rispetto alle Levitate.
Infine, parlando di poliuretano, da sottolineare che tale tipo di materiale subisce meno le variazioni tra grande caldo e grande freddo con la scarpa che quindi darà una risposta costante durante l'anno guadagnandone in durabilità ed evitando che la suola subisca quei classici microtraumi dovuti alle basse temperature che tendono a rovinare i materiali tradizionali.
Un altra importante novità risiede nel battistrada: tutte le aziende che nel recente passato avevano lanciato sul mercato calzature in grado di restituire energia, lo avevano fatto inserendo un battistrada che di fatto andava poi ad ancorarsi tramite inserti laterali alla tomaia; questo particolare andava ad "ingabbiare" la suola che risultava essere quindi limitata nel suo effetto ammortizzante.
Nelle Levitate c'è invece un utilizzo massimale del ritorno di energia in quanto il battistrada è inserito direttamente, e solo inferiormente, nella suola che potrà lavorare senza alcuna interferenza.
AMAZON_ADSENSE
Foto di MarathonWorld.it
Foto di MarathonWorld.it
Finendo di parlare della parte bassa di queste Brooks da segnalare la caratteristica conformazione della suola "a punta di freccia", in grado di ottimizzare l'ultima fase della spinta, ed il drop di 8mm.
In fase di lancio è stata data giustamente grande importanza alla nuova suola delle Brooks ma a nostro parere anche la tomaia è degna di grandissima attenzione: oltre ad un estetica davvero notevole essa si presenta comodissima e morbida in tutto il compartimento che accoglie il piede; la sensazione di comodità sarà davvero evidente ed il Fit Knit, ovvero la maglia costruita con un processo di cucitura circolare, diverrà traspirante nei punti dove c'è necessità di un maggior ricambio d'aria mentre si farà più fitto e rigido nella punta e nel tallone.
A differenza della stragrande maggioranza delle calzature, dove il rinforzo sul tacco è rappresentato da una vera e propria placca rigida inserita internamente o esternamente, nelle Levitate la maglia è un tutt'uno senza soluzione di continuità nè cuciture, dato che renderà la scarpa davvero fluida nella rullata.
AMAZON_ADSENSE
Durante le nostre corse le Brooks Levitate sono risultate performanti in una vasta gamma di allenamenti, in particolar modo in quelli su strada e pista vista la conformazione del battistrada, ma dove si è notato di più l'effetto energizzante è stato in tutti i cambi di ritmo: a velocità "base" le Levitate si comportano come una classica A3 svolgendo al meglio il loro compito ma con una comodità da far invidia; inoltre, la suola DNA-AMP durante i fondi lenti non si rende protagonista dell'"effetto budino" che tanto aveva fatto dannare i runners nei modelli con materiali ammortizzanti delle case concorrenti di qualche stagione fa, il poliuretano è infatti abbastanza resistente se viene stimolato in modo passivo.
Il discorso cambia invece nel caso la corsa diventi più "aggressiva", è naturale che una scarpa non possa fare miracoli ma la sensazione di una corsa più elastica è evidente durante ripetute o variazioni ed anche il cronometro conferma quanto detto.
Le Brooks Levitate si confermano quindi, come del resto gran parte delle calzature commercializzate alla casa statunitense, una scarpa adatta a tutti i runners in grado di soddisfare le esigenze di gara, in quanto le Levitate saranno adatte dai 10km all'ultramaratona, ed anche degli allenamenti, risultando performanti in tutte le tipologie di sedute svolte su terreni tradizionali.
Durante le nostre corse le Brooks Levitate sono risultate performanti in una vasta gamma di allenamenti, in particolar modo in quelli su strada e pista vista la conformazione del battistrada, ma dove si è notato di più l'effetto energizzante è stato in tutti i cambi di ritmo: a velocità "base" le Levitate si comportano come una classica A3 svolgendo al meglio il loro compito ma con una comodità da far invidia; inoltre, la suola DNA-AMP durante i fondi lenti non si rende protagonista dell'"effetto budino" che tanto aveva fatto dannare i runners nei modelli con materiali ammortizzanti delle case concorrenti di qualche stagione fa, il poliuretano è infatti abbastanza resistente se viene stimolato in modo passivo.
Il discorso cambia invece nel caso la corsa diventi più "aggressiva", è naturale che una scarpa non possa fare miracoli ma la sensazione di una corsa più elastica è evidente durante ripetute o variazioni ed anche il cronometro conferma quanto detto.
Le Brooks Levitate si confermano quindi, come del resto gran parte delle calzature commercializzate alla casa statunitense, una scarpa adatta a tutti i runners in grado di soddisfare le esigenze di gara, in quanto le Levitate saranno adatte dai 10km all'ultramaratona, ed anche degli allenamenti, risultando performanti in tutte le tipologie di sedute svolte su terreni tradizionali.
AMAZON_ADSENSE
20/10/2017
Ti potrebbe interessare anche:
Caldera 8 di Brooks Running: comfort e sicurezza per affrontare i trail più lunghi: l’innovazione incontra la passione per l’avventura
Brooks Running annuncia il Team di Atleti Elite per il 2025: ecco tutti gli atleti azzurri che ne faranno parte
Brooks presenta le Hyperion Elite 4 PB Una scarpa da corsa leggera come una piuma, per una velocità senza precedenti
Cos’è DNA Tuned: la nuovissima tecnologia brevettata da Brooks Running. Mai più compromessi tra ammortizzazione e reattività
Brooks Running presenta Glycerin 22: la nuova era della famiglia Glycerin, dove morbidezza e reattività si incontrano