Ghost runner

Incredibile in Basilicata: finti atleti per ottenere rimborsi, falsati gli europei Master di Grosseto 2015?

Incredibili notizie arrivano dalla Basilicata con 23 persone denuciate a piede libero e perquisizioni nella sede del comitato regionale con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla truffa in danno di ente pubblico e alla frode sportiva.

L'operazione "Ghost runner" prende una piega quasi comica: si creavano società di atletica fantasma con tessere distribuite a finti runners, spesso amici o parenti dei veri atleti, in modo da accedere ai contributi che la Regione Basilicata stanziava per i risultati ottenuti.


Oltre a maratone e mezze maratone organizzate a Stoccolma 2011, Lisbona nel 2011 e nel 2012, a Oslo nel 2012, a Stoccolma e Oslo nel 2013, a Dublino nel 2014 e in Lettonia nel 2015 l'operazione, come riportato dai media locali, rigurderebbe molto da vicino anche i Campionati Europei Master non-stadia disputati quest'anno a Grosseto con l'utilizzo di due microchip per conquistare il primo e il secondo posto: l'atleta favorito per la vittoria finale avrebbe corso con due rilevatori cronometrici per poi passarlo uno al "finto atleta" che lo aspettava poco prima dell'arrivo. Con questa irregolarità, come annunciato nella conferenza stampa di questa mattina, l'Italia si sarebbe anche aggiudicata un oro a a squadre.

Da Sassilive.it, dove si possono leggere tutti i dettagli dell'inchiesta, è possibile scoprire la gallery dell'incontro con la stampa dove i Carabinieri, a proposito di Grosseto 2015, mostrano la partenza della 10km femminile (probabilmente una tra le incriminate), gara nella quale il "magheggio" sarebbe risultato più facile vista l'assenza di rilevatori cronometrici intermedi.

14/12/2015