Approfondimento

Una panoramica sui migliori maratoneti italiani della storia: ecco i nomi azzurri più noti nel segno dell'Emerodromo Filippide

La storia dello sport è lunga e ricca di imprese sensazionali. Il calcio, tra questi, è quello forse più seguito in assoluto e ciò sia per le sue caratteristiche, semplice, dinamico e talvolta poetico nelle giocate dei suoi fuoriclasse, ma anche per la sua capacità di sorprendere e stupire, come quando una squadra vince in maniera totalmente inaspettata andando anche contro le previsioni degli esperti di quote, pronostici e statistiche legate al mondo delle scommesse sul calcio.


Tra gli sport di squadra, molto seguiti sono anche il basket e la pallavolo per fare due esempi, mentre tra quelli individuali troviamo il tennis e il ciclismo. Ma insomma, sarebbe riduttivo limitarsi a seguire soltanto questi sport. Ce ne sono tanti altri, infatti, che meritano attenzione per via della sua lunga e grande tradizione.

Tra questi c’è la maratona, una delle discipline sportive più antiche. Le sue origini risalirebbero addirittura al 490 a.C., durante la prima guerra persiana. I Persiani avevano invaso la città greca di Maratona, e gli Ateniesi, in una corsa contro il tempo, inviarono un messaggero di nome Fidippide, già famoso per le sue doti atletiche, tanto da essere definito emerodròmos (che significa “colui che può correre per un giorno intero”) a Sparta per chiedere aiuto. Si dice che lo stesso Fidippide abbia coperto la distanza di circa 240 chilometri in meno di due giorni, fornendo una straordinaria dimostrazione di resistenza.

Una volta raggiunta Sparta, gli risposero che sarebbero stati disposti ad aiutare gli Ateniesi, ma non prima di dieci giorni. Il messaggero tornò quindi indietro per avvisarli. Nel frattempo, però, l’esercito ateniese riuscì a sconfiggere i nemici e così Fidippide cambiò rotta precipitandosi verso Atene. Riuscì a raggiungere la destinazione, ma, stremato dalle fatiche di quei giorni intensi, fece soltanto in tempo a dire “vittoria” prima di esalare il suo ultimo respiro.


Questa quindi la leggenda che ha dato vita a quella che oggi è una delle principali discipline olimpiche, che si svolge sin dalla prima edizione della edizioni delle Olimpiadi avvenuta nel lontano 1986.


Una storia, quella dei giochi dei cinque anelli, che quindi dura da oltre un secolo e che ad ogni edizione è sempre un successo di sport e passione. Negli anni, poi, si sono affrontati i più forti atleti di sempre provenienti da qualsiasi paese e ciò include, ovviamente, anche la maratona.

Tra i maratoneti più forti di sempre ricordiamo Abebe Bikila, etiope classe ’32 che, nella sua disciplina, vinse la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Roma del 1960 e di Tokyo del 1964. Un altro grande di questo sport è stato poi Haile Gebselassie, nato mezzofondista ma in grado di imporsi anche nella maratona a Berlino e firmando anche diversi record del mondo. E poi ancora con Eliud Kipchoge, keniano classe ’84 considerato il maratoneta più grande di tutti i tempi per via dei suoi due ori olimpici che potrebbero diventare tre alle prossime Olimpiadi di Parigi. Ma in questa categoria potremmo inserire anche due italiani, tra i più forti di sempre per via dei loro innumerevoli successi nella maratona. Vediamo quindi chi sono i maratoneti azzurri più forti della storia di questo incredibile sport.


I maratoneti italiani più forti della storia


Il primo nome che facciamo è quello di Eyob Faniel. Nato in Eritrea nel 1992, Faniel vive in Italia dal 2004 e nel 2015 ha ottenuto la cittadinanza italiana. Tra i suoi successi più importanti si ricordano la maratona di Venezia nel 2017 e la BOclassic di Bolzano del 2019. Ma è stato alla maratona di Siviglia che i riflettori hanno puntato su di lui per via del suo record italiano: ha corso gli oltre 42 km della corsa in soli 2 ore, 7 minuti e 19 secondi.


Un altro corridore italiano che merita di stare in questa lista è poi Yassine El Fathaoui, di origini marocchine. Dopo aver lavorato come operaio, ha iniziato a praticare atletica nel 2007 e nel 2019 è arrivato tredicesimo alla maratona di Berlino con un tempo di 2 ore, 11 minuti e 8 secondi qualificandosi ai Giochi olimpici di Tokyo disputati nell’estate del 2021. Ancora prima di partecipare alle Olimpiadi giapponesi, El Fathaoui aveva poi abbassato il suo record scendendo sotto la soglia delle 2 ore e 11 (2 ore, 10 minuti e 10 secondi).


Poi troviamo Gelindo Bordin, campione olimpico a Seul 1988. La sua è stata una grande carriera suggellata non soltanto dal trionfo ai giochi, ma anche dalla vittoria alla maratona di Boston del 1990, dove è tuttora il primo e unico italiano ad aver vinto la manifestazione. Inoltre, negli anni ha vinto anche due ori europei e un bronzo mondiale, che fanno di lui uno dei più forti maratoneti italiani di sempre a tutti gli effetti.


Infine, chiudiamo questa lista con il grande Stefano Baldini, forse il maratoneta azzurro più forte della storia. D’altronde, il suo palmares parla da solo: un oro olimpico alle Olimpiadi di Atene del 2004, altri due ori agli europei di Budapest del 1998 e di Goteborg nel 2006, due bronzi mondiali, un oro mondiale nella mezza maratona, e anche un bronzo ai mondiali di cross. Era stato lui peraltro a firmare l’incredibile record italiano di 2 ore, 7 minuti e 22 secondi nel 2006 (alla maratona di Londra), battuto soltanto quattordici anni dopo da Faniel.

20/11/2023