Maratona

Dopo il successo di Eliud Kipchoge in Olanda andiamo a riscoprire le imprese del keniano in occasione del record

Da che mondo è mondo la maratona rappresenta, con ogni probabilità, la competizione sportiva agonistica con più storia per una serie di ragioni. La prima è senza dubbio quella tradizionale, ossia quella che la vuole legata alla distanza coperta dal soldato Filippide per annunciare al senato ateniese la vittoria dell'esercito greco su quello dei persiani nel 490 a.C. Da quel momento in poi la corsa di 42 km si è elevata a categoria assoluta del podismo, sia per le grandi difficoltà nel sostenere un ritmo elevato durante tutta la prova sia per il prestigio da essa generato. Disputata per la prima volta in maniera ufficiale alle Olimpiadi di Londra 1908, venne poi ufficialmente adottata dalla federazione internazionale di atletica a partire dal 1921.

Da quel momento in poi sono tanti i podisti che si sono resi famosi completando la famosa distanza. L''ultima grande vittoria in Olanda di Eliud Kipchoge, corridore kenyota, ne ha confermato lo status di leggenda del podismo, il tutto dopo aver già realizzato il record mondiale con un tempo omologato di 
2h01'39". Dopo aver affermato il suo dominio in quel di Twente, il podista classe 1984 cercherà adesso di confermare le ottime sensazioni registrate nell'ultima corsa anche nelle prossime gare di preparazione alle Olimpiadi di Tokyo, nelle quali risulta il grande favorito secondo le principali scommesse sportive online disponibili in questo momento. Il keniota, che viene da una tradizione podistica consolidata e con ogni probabilità la migliore del mondo, è solamente l'ultimo nel mondo delle corse di fondo ad aver portato in alto il nome della maratona. 

Prima di lui ci sono stati tanti altri fenomeni del podismo in grado di far sognare le folle con la loro andatura fiera e decisa. Prima del già citato Kipchoge, e spesso in prosceni europei, c'è stato il suo compatriota Emmanuel Mutai, il quale si coronò in quel di Berlino nell'edizione della maratona della capitale tedesca nella primavera del 2014. La sua immagine sotto la porta di Brandeburgo avvolto dalla bandiera del suo paese rimarrà storica, così come il suo eccellente tempo di 2h03'13", che è attualmente il settimo miglior tempo di sempre nella classifica ufficiale della maratona. Nella stessa cornice, il connazionale Kipchoge avrebbe poi stabilito il record assoluto quattro anni più tardi, dando l'ennesima riprova del suo livello assoluto e delle sue grandi capacità nella corsa nel lungo periodo. 

Le imprese del keniota e dei suoi colleghi più illustri sono arrivate quasi tutte nella capitale teutonica, un avamposto apparentemente privilegiato per i podisti di tutto il mondo, i quali possono godere di una pista urbana che permette loro di sfruttare non solo il vento ma anche di utilizzare lunghi rettilinei che consentono così di realizzare tempi finali notevolmente più brevi della norma. Non a caso sette sui dieci record di sempre, tutti arrivati negli ultimi otto anni, si sono registrati a Berlino, diventata ormai la capitale mondiale della maratona. Partita da Atene e passata per Londra, Seul, Los Angeles e Parigi, questa grande corsa è oggi esaltata da una capitale storica come Berlino e da grandi protagonisti africani, i depositari del talento per le corse di fondo.

27/04/2021