Il Miglio di Roma

Tante stelle dell'atletica in gara il 1° maggio nell'inedita gara della Capitale | PROGRAMMA

Ideato da Atleticom, il progetto di ridare vita al Miglio di Roma è finalizzato al ripristino di una tradizione romana storica come quella della Corsa dei Berberi, trasformata in una corsa podistica della distanza di un miglio, ovvero la distanza esatta che intercorre tra Piazza del Popolo e Piazza Venezia.
A 142 anni di distanza dall’ultima edizione disputata, la numero 413 datata 1874, i partecipanti al Miglio di Roma avranno l’opportunità di correre il miglio più famoso e bello del mondo, ovvero quello che collega Piazza del Popolo a Piazza Venezia. Il risultato sarà una vera e propria festa della città che coinvolgerà atleti professionisti, appassionati di running, studenti universitari, bambini, personaggi vip e semplici amanti dello sport all’aria aperta.
 
La gara del Miglio
La distanza del miglio, misura anglosassone per eccellenza, è legata indissolubilmente alla storia dell’atletica mondiale. Non saranno in molti a ricordare chi per primo è sceso sotto l’1’45” negli 800 o sotto i 3’30” nei 1500, ma tutti gli addetti ai lavori, i semplici appassionati ricordano che il primo- 4’ sul miglio si deve all’inglese Roger Bannister nel 1954. 
Edizioni storiche a parte, la gara del Miglio è stata proposta diverse volte nella capitale. In particolare, memorabili furono le edizioni disputate a Piazza Navona, dove grandi campioni si sfidarono sull’anello molto simile ad una pista. Tra i protagonisti di quella stagione del miglio capitolino ricordiamo Sydney Maree, atleta sud africano ma di passaporto statunitense, tra i migliori al mondo sulle distanze dei 1500 e 5000 metri negli anni ’80. 
L'attuale record mondiale maschile outdoor sulla distanza del miglio è di 3'43"13, stabilito dal marocchino Hicham El Guerrouj proprio a Roma durante il Golden Gala del 7 luglio 1999. 

 
Il programma del Miglio di Roma
ORE 15:30 - Festa dello Sport Staffetta Bambini 400mt: I bambini delle scuole di atletica daranno il via all’evento con delle prove di staffetta sulla distanza di un miglio. Ogni squadra sarà composta da 4 bambini che percorreranno 400 metri ciascuno
ORE 16:30 - Partiranno le batterie dei partecipanti iscritti alla gara! Ogni persona potrà formare una squadra di amici da sfidare oppure potrà unirsi ad una delle batterie presenti. Ci saranno inoltre delle batterie speciali dedicate alle iniziative delle nostre aziende partner. Non Competitiva 1.609 mt.
ORE 17:30 - Subito dopo le batterie della prova non competitiva partiranno le batterie delle varie categorie ufficiali di gara riconosciute dalla FIDAL. Competitiva 1.609 mt.
ORE 18:30 - Miglio Universitario: le batterie formate da una selezione di studenti delle Università Romane, si sfideranno sulla distanza del Miglio. Quale Ateneo avrà la meglio 1.609 mt.
ORE 19:30 - Staffetta Telethon: nei giorni precedenti all’evento ci saranno delle aste per sostenere la ricerca di Telethon. Chi se le aggiudicherà avrà la possibilità di correre il Miglio in staffetta con alcuni illustri personaggi del mondo sportivo e dello spettacolo. 800 mt.
ORE 20:00 - Top Atleti: gli atleti migliori del mondo si sfideranno sulla distanza del miglio per cercare di battere il record mondiale maschile stabilito proprio a Roma nel 1999 dal marocchino Hicham El Guerrouj: 3'43"13 e quello femminile della russa Svetlana Masterkova fatto registrare a Zurigo nel 1996:4’12”56. Naturalmente 1.609 mt.
 
Gli atleti
Hanno già confermato la loro partecipazione tanti atleti di punta del panorama italiano e internazionale, tra i quali spicca il vice campione del mondo dei 1.500 indoor ai recenti mondiali di Portland Jakob Holusa:
 
Uomini
Giordano BENEDETTI ITA
Yuri FLORIANI ITA
Marco PETTENAZZO ITA
Ahmed EL MAZOURY ITA
Jakub HOLUSA  CZE
Florian CARVALHO FRA 
Mourad AMDOUNI FRA
 
Donne
Renata PLIS POL 
Katarzyna BRONIATOWSKA POL 
Emma OUDIOU FRA 
Johanna GEYER CARLES FRA 
Florina PIERDEVARA ROM
 
La storia 
Wolfgang Goethe alla fine del Settecento nel suo Viaggio in Italia raccontava: «Il carnevale romano non è una festa che viene concessa al popolo, ma una festa che il popolo si concede». Questa festa segnava il momento nel quale ognuno si sentiva libero di esprimersi in piena libertà, dove si assottigliava la distinzione tra potenti e umili: tutti si confondevano con tutti. 
Teatro principale del carnevale romano era la via Lata, trasformata nel 1466 in Via del Corso proprio per la scelta di Papa Paolo II di svolgere qui i festeggiamenti del Carnevale, dall’obelisco di Piazza del Popolo fino a Piazza Venezia. Anche alcune delle vie laterali del Corso, hanno acquisito nomi direttamente collegati alla corsa. Via del Vantaggio, per esempio, era il punto di partenza per i corridori meno eccelsi”.
L’antico palio dei berberi, era una gara ippica e una festa popolare in varie città, tra cui Roma, Firenze, Padova, Chieti, Pistoia (oggi Giostra dell'Orso). Una versione si disputa ancora oggi a Ronciglione. 
Il Carnevale romano contava su una lunga tradizione di tornei e corse quando nel 1462, con l'elezione al pontificato di papa Paolo II, venne appositamente realizzata l'attuale via del Corso, allora via Lata. Di tutte le corse del Carnevale romano, la corsa dei cavalli barberi era l'evento principale. I cavalli “scossi” venivano raggruppati proprio sotto l'obelisco di piazza del Popolo accanto al quale venivano costruite delle tribune dalle quali le persone più ricche e potenti della città potevano assistere da vicino alla partenza della gara. Le altre persone affittavano dei posti lungo la via Lata per assistere alla corsa. I balconi che affacciavano sulla via erano gremiti di gente che lanciava fiori e confetti ai forestieri, e adornati con drappi e broccati. 
Nei momenti che precedevano la partenza, i cavalli erano tenuti dai barbareschi (gli odierni stallieri) con difficoltà perché aizzati e infastiditi da spilli inseriti in palle di pece che venivano attaccate sulla loro groppa. Quando si udivano gli spari a salve, tutti sapevano che la Corsa era cominciata. I cavalli venivano lanciati lungo via del Corso verso piazza Venezia, dove un grosso drappo sospeso in aria segnava la fine del percorso. L'arrivo e la “cattura” dei cavalli scossi, intimoriti e per nulla propensi a fermarsi di fronte ai barbareschi sono ricordati come momenti estremamente spettacolari per quella folla vogliosa di emozioni forti. Tanti nobili, reali, artisti e viaggiatori accorrevano a Roma per la corsa e ne lasciarono traccia nei loro scritti fino all'unità d'Italia quando, nel 1874, Vittorio Emanuele II decise di abolire per sempre questo evento. Questo fatto segnò così l'inizio del declino del Carnevale romano.
22/04/2016