Mujalonga sul Mar
Intervista all'eroina dell'ambiente Rima Chai che corre, per non inquinare: arriverà a Trieste in bicicletta
Il prossimo 27 aprile, tra gli oltre tremila concorrenti della Mujalonga sul Mar, ci sarà anche una runner molto speciale: Rima Chai, meglio conosciuta come Tyre Lady, Signora Pneumatico, perché corre intere maratone e gare ultra trainando un pneumatico che può pesare tra i 6 e i 10 kg.
Un’eroina dell’ambiente che con il suo intercedere pesante, cerca di far capire al mondo quanto sia faticoso portarsi dietro un fardello di tale tipo, risultato di una società consumistica poco attenta alla natura e alle conseguenze delle proprie azioni.
Così Rima correrà i 10 kg della Mujalonga sul Mar trainando un pneumatico usato, ma non si limiterà a questo, percorrerà i 1.500 km che da Windsor (in Inghilterra, dove vive) la separano da Trieste, in bicicletta.
Ha già corso due volte in Italia (a Pisa e a Roma), e spiega quando ha avuto inizio la sua particolare corsa.
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«Dovevo affrontare una spedizione in autosufficienza al Polo Nord; era necessario portarsi dietro tutto l’occorrente trainando una slitta: tenda, cibo, viveri, ecc. e non essendoci neve dove vivo, ho iniziato ad allenarmi trainando un pneumatico per abituarmi a quel tipo di fatica». E da lì ebbe inizio tutto…
Quale è stata la tua prima maratona trainando un pneumatico?
«Nel 2006, a Singapore, la mia città natale».
Quante maratone hai affrontato con quel peso?
«54 maratone, 21 ultra (dalle 27 miglia alle 135 miglia)».
Solitamente corri con un peluche sulla spalla, che cosa rappresenta?
«Si tratta di un camaleonte e rappresenta il cambiamento».
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Cosa può fare singolarmente il runner per produrre meno rifiuti?
«Portare con sé una tazza o bottiglia riutilizzabile, studiare come correre meglio invece di cambiare le scarpe così velocemente, ritirare il pacco gara all’expo con la propria borsa rifiutando il packaging dell’organizzazione, chiedere agli organizzatori di creare dei pacchi gara “minimal” (niente t-shirt, nessuna medaglia, pensare solo alla parte idratazione e al cibo); al posto dell’auto, se possibile, per raggiungere il luogo della competizione usare i mezzi pubblici, e ancora ogni mese rimpiazzare un oggetto monouso con un altro riutilizzabile, e infine dare il buon esempio raccogliendo 5 rifiuti lungo il percorso di corsa».
I tuoi sogni?
«Mi piacerebbe trasformare gli eventi running in eventi più responsabili e puliti».
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05/03/2019
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