Mujalonga sul Mar

Pasquale Selvarolo e Joyce Mattagliano vincono la 19ª edizione della Mujalonga sul Mar: ecco come è andata

Foto di Pierluigi Benini
Pasquale Selvarolo e Joyce Mattagliano vincono la 19ª edizione della Mujalonga sul Mar, con il tempo rispettivamente di 21:20 24:47. La corsa su strada di 8 chilometri, bronze event Fidal, organizzata dall’ASD Trieste Atletica, e valida come seconda prova del Trofeo Trieste, lo storico circuito di gare dedicate prevalentemente ai Master. Una cavalcata velocissima che si è risolta per entrambe le gare, maschile e femminile, nell’ultima manciata di chilometri.


Nella prova maschile, a condurre la competizione per circa quattro chilometri, è stato il terzetto formato da Selvarolo, dal keniano Rodgers Maiyo, e dallo sloveno Rok Puhar. Poi, a 2,5 chilometri dalla fine, in località Lazzaretto, all'interno della base logistica, il ventunenne pugliese, in forze nelle Fiamme Azzurre, ha cambiato ritmo e si è involato da solo al traguardo.

Dinamica simile per la prova femminile, con l’etiope Asmerawork Wolkeba, la slovena Anja Fink e la Mattagliano che hanno preso subito il comando, mantenendolo per circa sei chilometri. Poi, a 2 chilometri dalla fine, la slovena ha allungato e l’atleta del C.S. Esercito l’ha seguita, per poi prendere il sopravvento e vincere.


Un’edizione davvero speciale che, solo per quest’anno, ha visto un percorso più corto, e la partenza nel pittoresco centro storico di Muggia, tra le calli e la stupenda piazza Marconi, illuminata da un inaspettato sole.

 AMAZON_ADSENSE

LE PAROLE DEI PROTAGONISTI

Pasquale Selvarolo, che studia ingegneria meccanica e da Andria si è trasferito a Modena per farsi seguire da Piero Incalza, ha spiegato a caldo: «Sono molto contento di avere preso parte a questa gara che avevo già corso un’altra volta arrivando quinto.

Temevo le condizioni meteo e invece, dopo l’acquazzone delle sei di questa mattina, siamo stati accolti da un sole magnifico.

La gara? Sono rimasto “coperto” nella prima parte, perché sentivo un po’ il vento; ho deciso di cambiare ritmo quando mancavano meno di tre chilometri dalla fine. Volevo staccare il mio diretto avversario, il keniano, e ce l’ho fatta.

Il percorso è molto caratteristico; bellissimo il passaggio nella base logistica aperta per l’occasione, e poi lo start nel centro storico tra i vicoli e il porticciolo. Personalmente amo i percorsi cittadini perché il pubblico ti dà una carica in più».

 AMAZON_ADSENSE