Maratona

"Storica" videochat tra Eliud Kipchoge e Kenenisa Bekele nel giorno in cui si sarebbe dovuta svolgere la London Marathon

Dopo i saluti di rito Kipchoge chiede a Bekele come sia il regime di chiusura in Etiopia con Kenenisa che risponde affermando che il governo incoraggia le persone a stare a casa nel caso non ci siano motivi validi per uscire ma non ci sia una vera e propria chiusua totale.
 
Bekele domanda invece al keniano come sia stare lontano dal campo di allenamento e non potersi allenare in gruppo, il primatista mondiale replica dicendo come gli manchi correre insieme ai suoi compagni e che da 6 giorni si allena in totale isolamento con un "jogging" (inteso come corsa libera, leggera) mattutino per mantenersi in forma, "non è un vero e proprio allenamento" dice Eliud in quanto il tracciato è breve e tutto è chiuso, facendo riferimento alle regole più ferre adottate in Kenya. "E' impossibile fare dei Fartlek, qui siamo abituati a correre in gruppo ma ora non è possibile, la salute è la priorità numero 1" conclude Kipchoge che racconta anche di non poter andare a correre nelle foreste in quanto non consentito, a quel punto Bekele risponde di sentirsi "confortato" da quanto detto dal collega in quanto anche nella sua nazione, nonostante come detto in precedenza le chiusure siano più soft, non sono consentiti gli allenamenti in gruppo.
 
Simpatico saluto finale dove entrambi invitano a rispettare le regole, mantenere le distanze e rimanere sani in quanto si dovranno vedere a fine anno, quando è (per ora) in programma la London Marathon (4/10).
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27/04/2020