Coronavirus

Nonostante il suo utilizzo fino ad oggi è stato quello per la cura dell'artrite reumatoide, il Tocilizumab è balzato agli onori delle cronace in tempi di Coronavirus al seguito di alcune risposte positive sui pazienti affetti da Covid-19 prima in Cina e poi in Italia.

 

Inizialmente si sono registrati casi promettenti su qualche decina di pazienti nel paese asiatico per poi essere stato sperimentato con buoni risultati in Campania, risultati che hanno suggerito il suo utilizzo su larga scala.

 

Come ormai noto il Tocilizumab non è un farmaco che cura il Coronavirus ma può alleviarne gli effetti. Nelle sue linee guida c'è infatti riferimento all'immunoterapia e proprio questo ha spinto alcuni medici ad utilizzarlo.

 

AGGIORNAMENTO: IL NUOVO DECRETO SULL'ATTIVITA' FISICA (21/03)

 

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Quando il Coronavirus trova nell'ospite terreno fertile può evolvere in 2 fasi: nella prima si sviluppa una polmonite interstiziale che può necessitare di apporto di ossigeno, nella seconda fase c'è invece una sindrome infiammatoria diffusa che può far compromettere la funzionalità dell'organo.

 

Ed è proprio in questa fase che nell'organismo si scatena una "tempesta citochinica", ovvero una massiva produzione di Citochine che fanno perdere all'organismo l'equilibrio necessario al corretto funzionamento del sistema immunitario. Le citochine sono delle molecole proteiche che fungono da segnali di comunicazione tra le cellule del sistema immunitario ed i diversi organi e tessuti.

 

E' importante per il corpo umano mantenere un equilibrio citochinico in quanto un'eccessiva produzione può portare a malattie autoimmuni mentre una carenza rende suscettibile il corpo a contrarre malattie infettive. Per quanto riguarda il Coronavirus si registra una massiva risposta infiammatoria con la produzione di una specifica citochina, l'Interleuchina-6 (Il-6); ed è proprio a questo livello che agisce il Tocilizumab.

 

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Questo farmaco va infatti a bloccare il recettore dell'IL-6 impedendo lo scatenarsi ed il propagarsi dell'infiammazione. Traducendo in parole più comprensibili è come se la molecola infiammatoria cerchi di entrare da una porta, ma questa porta viene chiusa, o meglio occupata, dal Tocilizumab. Nello specifico stiamo parlando di un anticorpo monoclonale, ovvero un anticorpo che riconosce una specifica struttura, la citochina, e si lega ad essa ed ai suoi recettori impedendone quindi l'azione.

 

E' da questo meccanismo che possiamo capire che questo farmaco non cura affatto il Covid-19 ma evita il propagarsi dell'infiammazione a livello polmonare attenuando quindi gli effetti del virus senza eliminarlo. 

 

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