Tor de Geants
Oliviero Bosatelli ha vinto l'edizione 2016 del Tor de Geants, lontanissimi gli altri | FOTO
Oli Bosa, come lo chiamano i suoi fans, al secolo Oliviero Bosatelli, ha infiammato il Tor de Geants 2016 e spento gli avversari. Del resto non poteva essere diversamente, per uno che fa il mestiere di Vigile del Fuoco. L’atleta, anzi, il Gigante, di Gandino, 25 km da Bergamo, ha messo il motore al massimo a Cogne, dopo 106 chilometri di gara, e non ha mai più scalato le marce. “Giù a manetta”, come dicono i suoi entusiasti colleghi di lavoro arrivati da Bergamo non a sirene spiegate ma quasi.
Il quarantasettenne atleta lombardo (ribattezzato per l’occasione “Braccio di Ferro”) ha tagliato il traguardo, in via Roma, nel cuore di Courmayeur, da dove il Tor era partito domenica mattina alle 10, nel tempo complessivo di 75,10 ore. Niente male per coprire i 330 km del percorso e i 24 mila metri di dislivello positivo. Insomma, più che un caterpillar, una Formula 1.
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Mentre scriviamo il più immediato concorrente candidato al secondo gradino del podio è ancora lontano, a circa 5 ore. Ma è tra i più applauditi, lo spagnolo Oscar Perez, che colleziona cosi il suo terzo posto di prima fila (una vittoria e due secondi posti). La Spagna ha mostrato simpatia e muscoli, considerando che tre spagnoli sono tra i primi cinque. Oltre a Perez, infatti, sono attesi al traguardo Julio Cernuda Aldecoa e Pablo Criado. E al sesto posto chi è previsto? Tutti in piedi e giù il cappello, perché si tratta di una donna, e che donna: Lisa Borzani, trentaseienne padovana, che inverte le posizioni di Perez, ovvero dopo i due secondi posti oggi, anche una vittoria.
Fin da stanotte più di 100.000 fan di Oliviero l’hanno seguito e incitato passo a passo sui canali social del Tor Des Geants, senza considerare coloro che l’hanno raggiunto al traguardo di Courmayeur.
AGGIORNAMENTO
Oscar Perez, secondo sul traguardo del Tor des Géants® 2016 a sei ore da Oliviero Bosatelli. Dunque in 81 ore o poco più. Il trailer spagnolo conferma di essere un abbonato fedele al podio del Tor, con una vittoria e due secondi posti. Abbracci, interviste, foto, dichiarazioni, soprattutto di fedeltà al Tor e alle genti delle vallate valdostane. Ora un meritato riposo per riprendersi dalle fatiche (“Ho provato a mettere sotto pressione Bosatelli, ma non ha funzionato. Troppo forte! Allora ho deciso di fare la gara a un ritmo più controllato”) fino alla premiazione di domenica mattina.
Nel pomeriggio dello stesso giorno dovrà affrontare un altro Tor… automobilistico, ovvero 12 ore alla guida per raggiungere il suo minuscolo paese montano di 20 abitanti (“Ci si sposta solo a piedi, per questo sono allenato!”, ironizza Oscar) nel cuore dei Pirenei, nei pressi della storica cittadina di Huesca e a una ventina di chilometri dal confine francese. Lì l’amato runner spagnolo svolge la sua professione, riguardante il controllo, la manutenzione e la sicurezza degli apparati elettrici che fanno funzionare gli impianti sciistici.