Allenamento
Quali sono i calciatori "atleti" della Serie A di calcio? la speciale classifica: Brozovic maratoneta, Manolas velocista
Molti pensano che siano i terzini i giocatori a macinare più chilometri in una partita di calcio, invece sono i centrocampisti, prettamente i mediani. In questa speciale classifica è Marcelo Brozovic il primo in assoluto, il giocatore dell’Inter ha una media di oltre 12 chilometri a partita con oltre duemila minuti giocati, mentre Manolas del Napoli è il più veloce.
Velocità vs. distanza
Considerando che un campo di calcio è mediamente lungo 110 metri e largo 70, viene da sé pensare che il terzino sia il calciatore che percorre più chilometri in campo durante una singola partita. L’estremo difensore laterale destro o sinistro, diventato "fluidificante" nella seconda metà degli anni ‘70 grazie alla leggendaria Olanda del “calcio totale” di Cruijff deve certamente essere un gran velocista, piuttosto che un maratoneta. Se pensiamo per esempio a Lazzari, terzino destro della Lazio dei “miracoli”, che secondo le scommesse sportive di Betway al 15 giugno è la prima rivale in assoluto della Juventus a quota 3,50, è l’esterno di difesa più veloce della Serie A, facendo registrare una velocità di 33,5 km/h. Il calciatore più veloce in assoluto del massimo campionato italiano è in realtà il difensore centrale del Napoli Kostas Manolas, ma tale capacità non gli viene richiesta dal ruolo in sé, è piuttosto una sua caratteristica genetica che rappresenta un valore aggiunto alle sue doti di marcatore. Il difensore della nazionale greca è arrivato a un picco di velocità in partita di 35,41 km/h, superando anche il “super atleta” CR7, “fermo” a quota 34,62 km/h e Simone Zaza del Torino che registra 34,56 km/h.
La classifica dei "maratoneti": Brozovic, Kulusevski e Pjanic
Per ciò che concerne i calciatori che fanno invece più chilometri abbiamo notato che questi sono nettamente i centrocampisti e più nel dettaglio i mediani, che hanno l’arduo ruolo di difendere e attaccare, portare palla dalla zona difensiva a quella offensiva, inseguire le incursioni avversarie e dare anche supporto nelle azioni d’attacco della propria squadra. La classifica dei calciatori maratoneti vede al primo posto Marcelo Brozovic dell’Inter con i suoi 112 mila 713 chilometri in duemila e 22 minuti giocati, con una media di oltre 12 chilometri a partita, lo segue il centrocampista del Parma già acquistato dalla Juventus per l’anno prossimo Dejan Kulusevski che si assesta a 109 mila 834 chilometri in duemila e 22 minuti, che gli fa registrare una media di 11,982 km a partita. Il terzo di questa speciale classifica di calciatori “maratoneti” è Miralem Pjanic, talentuoso geometra del centrocampista bianconero della Juventus, che sembrerebbe correre poco, ma effettua comunque i suoi 11,579 chilometri di media per partita, 109 mila totali in mille 862 minuti giocati. In realtà il terzo posto della classifica sarebbe occupato da Cristoforo, centrocampista in forza alla Fiorentina fino a gennaio, ma 97 minuti era un parametro troppo “debole” per inserirlo in classifica, nonostante i suoi 11,819 chilometri di media. Il primo italiano a apparire in questa graduatoria è centrocampista del Lecce Alessandro Deiola, con la media di 11,73 chilometri a partita, ma in quasi la metà dei minuti disputati in campo rispetto a Pjanic. Un altro italiano presente nei primi dieci della graduatoria è il giovanissimo Tonali, stella nascente del calcio nostrano che è da poco entrato anche nelle grazie del CT della nazionale Mancini. Il giovane mediano del Brescia classe 2000 registra una media per partita di 11,284 chilometri per partita in oltre duemila minuti sul rettangolo verde, niente male per un atleta di 181 centimetri.
Inutile dire che il gesto atletico della corsa è la base del gioco del calcio e che tantissimi calciatori migliorano le proprie prestazioni proprio migliorando la propria corsa. Non è un caso che calciatori longevi come Javier Zanetti o Francesco Totti, capaci di giocare fino a quasi 40 anni non hanno mai fatto segreto di correre tutti i giorni facendo moltissima attenzione alla qualità del gesto e delle scarpe da indossare, più che alla quantità dei chilometri percorsi. E proprio un aneddoto legato all’ex capitano dell’Inter Zanetti ci fa capire quanto sia importante la corsa e la costanza nel farlo per i calciatori: la moglie Paula Zanetti, argentina anche lei, ha rivelato in un’intervista all'emittente televisiva Spike TV, che anche il giorno del matrimonio l’allora 26 enne capitano dell’Inter non rinunciò ad allenarsi, scese in strada e corse i suoi 8 chilometri (minimi) giornalieri e che nelle sue valigie per le vacanze, al mare o in montagna che fossero, non mancavano mai le scarpette da “running”. Evidentemente è correre tanto e bene, oltre a avere dedizione, spirito di sacrificio e talento il segreto per diventare un calciatore longevo e importante, lo dimostrano grandissimi del passato.
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17/06/2020
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