Vibram FiveFingers

Mattia Vettorello racconta la sua Islanda in solitaria con ai piedi le calzature minimaliste a cinque dita

Si è da poco concluso Iceland15, l’ambizioso progetto di Mattia Vettorello, giovane ventiquattrenne di Conegliano che si è cimentato in un’avventura in solitaria in Islanda, terra di ghiaccio e di fuoco.

Un trekking di 800 km con ai piedi le Vibram FiveFingers®, in un viaggio che lo ha portato a contatto con la natura più incontaminata e selvaggia caratteristica dell’isola del Nord, attraverso scenari suggestivi e paesaggi mozzafiato.

Il viaggio, iniziato a fine luglio a Skogafoss e conclusosi a Landmannalaugar i primi giorni di settembre, è stato per Mattia una vera e propria esperienza fisica e mentale, dove si è trovato a confrontarsi con sé stesso alla ricerca della propria individualità e del genuino contatto con Madre Natura.
Una sfida che lo ha messo alla prova duramente e dove Mattia ha scelto, tra i suoi equipaggiamenti, le Vibram FiveFingers® Spyridon MR, che lo hanno accompagnato sui sentieri dissestati, tra le acque glaciali dei fiumi e sullo spesso muschio tipico dell’isola vulcanica.

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Le performance di Spyridon MR
Progettate per il trail runner minimalista, le Spyridon MR offrono stabilità e resistenza. La tecnologia Vibram® 3D Cocoon modellata nella suola permette di disperdere il punto di impatto su una superficie più ampia, per massimizzare la protezione senza aggiungere peso. Dalla calzata robusta e sicura, le Spyridon MR sono caratterizzate da un design della suola con chiodi che garantiscono un’ottima tenuta multi direzionale.

Le Spyridon hanno svolto la loro funzione egregiamente. Il grip della suola Vibram mi dava sicurezza e stabilità nell'attraversamento dei fiumi, col vantaggio poi di poter continuare a camminare, una volta guadato, senza dover cambiare scarpa. Sono scarpe leggere, resistenti, pratiche e comode” afferma Mattia. “Le difficoltà fisiche mi hanno portato a non mollare e ad andare avanti fino alla fine. I limiti sono solo nella nostra testa. Solo conoscendo noi stessi riusciamo ad andare oltre questi ostacoli e arrivare a fare cose che prima non avremmo mai pensato esserne capaci” ha concluso Mattia che, terminata questa avventura, sta già progettando la prossima tappa.

 

28/09/2015