Tor des Glaciers
Sul podio sale anche l'irlandese Brian Mullins, mentre per la terza piazza si concretizza sempre di più un arrivo a braccetto
Foto di Marta Tomasoni - Zzam! Agency
Sébastien Raichon ha vinto (di nuovo) il TOR450 - Tor des Glaciers. Dopo i successi del 2022 e del 2023, le Roi è tornato per riprendersi il trono dopo la “pausa” dello scorso anno, con l’intento dichiarato di abbassare ulteriormente il suo stesso record.
Per raggiungere il primo obiettivo, però, ha dovuto faticare più del previsto. Non per via dei suoi avversari, distantissimi in classifica, ma per colpa di una serie di problemi fisici che lo hanno accompagnato per 5 giorni e 450 km di gara. A rallentare il francese, fin dalla prima notte, ci ha pensato una fastidiosa bronchite alla quale si è poi aggiunta una grande difficoltà ad alimentarsi.
“Non so come possa aver concluso la gara senza aver mangiato per tutti questi giorni: sono andato avanti a yogurt e acqua, distillando ogni singola goccia di energia”, ha spiegato all’arrivo, visibilmente provato. “È proprio vero che il corpo umano è una macchina meravigliosa e ha delle risorse incredibili a cui attingere”.
Niente da fare, dunque, per quanto riguarda il record. Il suo tempo finale, all’arrivo, è di 124 ore 53 minuti 45 secondi: dieci ore “di troppo” rispetto a quanto avrebbe voluto. Ad attenderlo al traguardo c’erano la figlia, impegnata a realizzare un documentario su di lui, e il suo team, con le immancabili ciabatte e una birra gelata che purtroppo non ha potuto godersi appieno. “È quasi un miracolo che io sia arrivato alla fine di questo viaggio: sono andato avanti giorno per giorno, passo dopo passo, cercando di concentrarmi su ogni singolo passaggio”.
Al secondo posto, staccato di sei ore e mezza, è giunto l'irlandese Brian Mullins, mentre per la terza piazza Jarek Gonczarenko viaggia a braccetto con Lorenzo Franco Santin. Il loro arrivo è previsto per la tarda mattinata di oggi.
Vola invece Florence Golay-Geymond con un tempo di ben sette ore più basso rispetto al precedente record, fatto segnare da Stephanie Case nel 2021. Dietro di lei, a circa due ore e mezzo di distacco, c'è Sandrine Beranger, autrice anch'essa di una gara eccezionale, che a sua volta ha un vantaggio abissale (oltre 10 ore) su Céline Rouquié. La francese si gioca il podio con l'elvetica Katja Fink, a meno di due ore da lei al rilevamento di questa mattina alla Diga di Place Moulin.
18/09/2025
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