Ecomaratona Barbaresco
Ecco come è andata l'11ma edizione dell'Ecomaratona del Barbaresco e del Tartufo Bianco d'Alba
Domenica scorsa è andata in scena una 11a edizione dell'Ecomaratona del Barbaresco e del Tartufo Bianco d'Alba che rimarrà a lungo nei cuori e negli occhi di chi l'ha vissuta.
Le incertezze della vigilia, le speranze, la paura, la gioia e, ovviamente, la fatica sono stati alcuni dei sentimenti che hanno coinvolto gli atleti, i tanti volontari, gli organizzatori, gli enti e le aziende di supporto all'evento.
Un'edizione praparata come sempre da tempo, poi sospesa in primavera e riconfermata solo in agosto con una tardiva apertura delle iscrizioni. La decisione di realizzarla è stata presa ma a condizione di poter rispettare le misure di sicurezza richieste dalle linee guida e dai protocolli, che si andavano però via via modificando.
Per il team organizzatore è stata difficile anche la scelta di limitare il numero degli iscritti e di introdurre dei tempi di ingresso sulla maratona per gli atleti, che hanno portato presto al tutto esaurito cosicchè a malincuore dalla segreteria sono state respinte numerose richieste di partecipazione.
A soli tre giorni dal via, in accordo con le autorità locali è stata presa giocoforza una ardita decisione di spostare tutta la logistica della gara, dalla sua tradizionale collocazione ai piedi del Duomo, in un'area più ampia e idonea a garantire un maggior distanziamento tra i presenti e di annullare il tradizionale convivio finale, sostituendolo con un eccellente cesto gourmet e da una bottiglia di ottimo vino di Cantina Pertinace.
Una delle doti principali di un maratoneta, la determinazione, ha fatto probabilmente la differenza, nonostante la difficile situazione generale venutasi a creare.
Come previsto, dopo il via, gli atleti si sono diretti in un allungatissimo serpentone, dalle colline delle Langhe sovrastanti la citta di Alba verso i percorsi di gara, segnalati e presidiati da numerosi volontari che hanno gestito anche dieci punti di ristoro riforniti secondo le indicazione federali.
Nella gara regina, la 42 km, trionfo per il trentino Matteo Vecchietti (Atletica Valle di Cembra) che si aggiudica l'ambito trofeo d'artista realizzato da Libero Nada e l'esclusivo decanter Riedel. Matteo dopo una lunga lotta, ha preceduto di pochi secondi il plurivincitore delle edizioni precedenti Lorenzo Perlo (Avis Bra Gas), mentre al terzo posto si è piazzato l'atleta umbro Matteo Felici (Amatori Podistica Terni).
CLASSIFICA KM 21
CLASSIFICA KM 42
29/10/2020
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