Topo Athletic

Alla scoperta delle Topo Athletic Aura: la max-cushioning del brand statunitense che strizza l'occhio alla reattività

Foto di MarathonWorld.it

MarathonWorld.it ha provato le Topo Athletic Aura, modello che si può definire come una vera e propria evoluzione delle Atmos che avevamo recensito esattamente un anno fa e che a nostro parere rappresentavano di gran lunga la migliore scarpa del brand statunitense.


Cosi come le Atmos, anche per queste Aura stiamo parlando di una max-cushioning, ovvero una calzatura super ammortizzante e in grado di accompagnarvi per moltissimi chilometri, grazie però a un'intersuola che combina materiali a diverse densità con questo modello, nei limiti del possibile, si riuscirà anche a spingere.


Per scoprire al meglio tutti i dettagli della scarpa e vederla "in azione sul campo", vi suggeriamo di guardare la videorecensione presente sul nostro canale YouTube e in questa pagina.




Foto di MarathonWorld.it


Topo Athletic Aura - Le caratteristiche


Il drop è di 5mm, le Aura si discostano quindi dal catalogo Topo, celebre per proporre scarpe a drop zero, con un altezza da terra di 38mm sul tallone e 33mm sulla punta, proprio come le Atmos, che tuttavia erano più leggere: 280g contro i 309g delle Aura.


Colori che tornano a essere molto sobri, come da tradizione di questo marchio, con stringhe piatte e numerosi cuscinetti laterali che renderanno le Aura estremamente comode. Nella porzione anteriore una tela traspirante mentre dietro troveremo una conchiglia di protezione rigida ma non rigidissima che tuttavia si estenderà in modo notevole sia lateralmente che superiormente.


Il battistrada è completamente piatto e liscio, e questo potrebbe portare a qualche piccolo problema di scivolamento su asfalto bagnato, ma, così come le Atmos, queste Aura sono state commercializzate in primavera e quindi porteranno il runner a utilizzarle presumibilmente nei mesi più caldi bypassando l'utilizzo con la pioggia. In ogni caso non abbiamo avuto modo di provare direttamente sul campo la scarpa in condizioni di bagnato quindi lasciamo una sorta di asterisco per questo aspetto.


Infine un dettaglio estetico, nelle Atmos, e lo avevamo prontamente segnalato all'azienda, dopo alcune chilometri la colorazione nella parte anteriore tendeva a staccarsi, era un fatto esclusivamente estetico e non funzionale ma che comunque in una calzatura nuova non faceva piacere, il problema è stato risolto e questo imprevisto ora non si verifica più.


Ma in cosa si differenziano queste Topo Athletic Aura dalle precedenti Atmos? La principale novità è l'inserto antipronazione, ma attenzione: come avevamo visto in altri modelli di altri marchi, non è un fattore assolutamente limitante o decisivo. Anche chi ha un appoggio normale può tranquillamente utilizzare questo tipo di scarpa senza nessun problema. Non ci si accorge minimamente di questi inserti, che sono delle vere e proprie guide che vogliono aiutare a linearizzare l'appoggio. Topo lo chiama sistema di guida YF, e sono l'insieme dei tasselli neri della suola e dell'intersuola che vanno a ricordare la forma della Y e che cercano, al momento dell'appoggio, di guidare il piede in modo rettilineo senza influenze laterali.


La seconda novità è la composizione dell'intersuola, dettaglio primario nell'esperienza in corsa, che è si la stessa ZipFoam che trovavamo nelle Atmos, ma rimodulata in una nuova versione per il 2025. Sia ha una combinazione tra il TPU, Poliuretano termoplastico, ad una nuova versione di schiuma EVA. Questo rende la scarpa molto molto morbida come le Atmos, ma, se stimolata, fa si che le Aura posseggano un grado di, tra molte virgolette, prestazione decisamente maggiore.


Poi la soletta Ortholite e una composizione che vede il 30% di materiali provenienti da plastica riciclata, una percentuale corrispondente a circa 3 bottiglie per ogni paio di scarpe.




Foto di MarathonWorld.it


Topo Athletic Aura - La prova in corsa


Partiamo dalla comodità, tratto distintivo di un po' tutti i modelli Topo e in particolare delle sue versioni max-cushioning. Davanti c'è sempre tantissimo spazio, tanto che inizialmente la scarpa del proprio numero può sembrare troppo grande. In realtà dopo l'allacciatura si scoprirà che il numero è il medesimo degli altri brand, ma ci sarà uno spazio extra sia anteriormente che lateralmente. Questo spazio è evidente nella parte superiore, mentre inferiormente si avrà una calzata standard che impedirà quindi di slittare lateralmente nel caso la scarpa sia effettivamente troppo larga. Così come detto per le Atmos, per chi ha una calzata al limite tra due numerazioni, mezzo in meno potrebbe essere consigliato.


Questa comodità di livello superiore, evidente grazie ai morbidi cuscinetti laterali, fa si che Topo indichi il modello anche per camminatori assidui: i tanti chilometri vanno d'accordo con le Aura, ma che sia corsa o cammino poco importa.


Per quanto riguarda l'appoggio, l'impressione è che la precedente Atmos fosse ancora più morbida, il risultato è una scarpa sempre molto ammortizzante e ideale per i lunghi, ma che se stimolata può dare una bella risposta in termini cronometrici. Se con il precedente modello si doveva sudare per avere una risposta dalla scarpa, con queste Aura è stato decisamente più facile finire gli allenamenti in progressione, variare i ritmi e più in generale mantenere una media più brillante. 


Ribadiamo che è una scarpa che nasce per ritmi blandi e che fa della comodità il suo forte, anche quando si spinge c'è la netta sensazione di affondare in uno strato morbido, ma questa maggiore reattività dovuta alla nuova intersuola la rende una scarpa molto più poliedrica. L'habitat naturale di queste Aura rimane lo stesso delle Atmos ma con la possibilità di variare e non adagiarsi su ritmi troppo bassi.


Una soluzione quindi ideale sia per i neofiti, che non avendo particolari esigenze prestative potranno correre con estrema protezione e comodità, ma anche per tutti i runners più esperti alla ricerca di una daily trainer per la preparazione a un po tutte le distanze di gara.


Il prezzo è di 180€ e come sempre vi invitiamo a iscrivervi al canale YouTube e lasciare un commento nel caso vogliate affrontare altri aspetti che non abbiamo toccato.



30/04/2025