Ripartenza

Il rapporto CONI per la riapertura delle attività sportive: allenamento corsa su strada a basso rischio, alto in gara

E' stato consegnato martedì 28 aprile alla Commissione Tecnico Scientifica il rapporto di ben 404 pagine sviluppato dal Comitato Olimpico e Paralimpico in collaborazione con il Politecnico di Torino e tutte le federazioni sportive affiliate con le analisi dei rischi riguardante le varie discipline sia per quanto riguarda gli allenamenti che per le gare.
 
Tralasciando la proposta della FIDAL sulla riapertura dei campi di atletica, in quanto si tratta ancora di una bozza da approvare, andiamo ad analizzare la classificazione dei rischi per le discipline affiliate alla federazione. La scala numerica comprende i valori di 0 (rischio inesistente), 1 (scarso), 2 (medio), 3 (alto) e 4 (elevato).
 
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Nel rapporto del CONI sono attribuiti valori di 0 e 1 per i siti di allenamento di atletica, corsa, in montagna, corsa su strada, nordic e fitwalking, trail e ultramaratona in quanto "presupposto il corretto distanziamento, trattandosi di attività all'aperto i rischi di contagio sono nulli o quasi in caso di allenamento su strada o in natura" mentre il discorso cambia radicalmente per i siti di gara: quasi tutti i parametri sono sul numero 3, e quindi rischio alto, alcuni sul 2 ed il numero 1 è riservato solamente al basso rischio di contatto tra atleti e pubblico/accompagnatori per Trail e Ultramaratona.
 
Questo rapporto ci indica come la riapertura dei campi, qualora il Governo e la Commissione Tecnico Scientifica lo ritengano opportuno, siano probabilmente vicini alla riapertura per tutti gli utenti mantenendo distanze e utilizzando dispositivi di protezione, molto più complesso invece il ritorno alle competizioni. Nello stesso rapporto sono considerati a rischio elevato il Rugby e gli sport di combattimento dove il numero più frequente è il 4.
 
 
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29/04/2020