Nike Breaking2
Nike ingaggia Eliud Kipchoge, Lelisa Desisa e Zersenay Tadese per provare a correre la maratona sotto le 2h
Come tutti i sogni ambiziosi, Breaking2 si propone un obiettivo audace: permettere di raggiungere tempi inferiori alle due ore nella maratona.
Molti ritengono che sia impossibile: vorrebbe dire ridurre del 3% l’attuale record mondiale degli uomini di 2:02:57. Ma è proprio questo il genere di sfida che appassiona Nike; l’impossibile è ciò che permette di concepire il futuro dello sport.
Per raggiungere questo obiettivo, Nike sta lavorando con un team complesso composto di specialisti in vari campi della scienza e dello sport. Si tratta di un approccio olistico a atleti, prodotto, allenamento, alimentazione e ambiente.
La Mission
Nel 1954, Sir Roger Bannister corse per la prima volta un miglio in quattro minuti. Bannister non ha semplicemente infranto un record, ha ridefinito le capacità degli atleti, offrendo agli altri ispirazione e sicurezza. Nel corso dell’anno successivo altri 24 atleti realizzarono la stessa impresa.
Questa importante storia ci ricorda che l’ispirazione – il credere ciecamente in un obiettivo impossibile – è alla base del potenziale umano. Dopo tutto, come ha detto Bill Bowerman, co-fondatore di Nike e leggendario allenatore di atletica: “Il vero obiettivo della corsa non è vincere la gara, è testare il limite del cuore umano.”
Nella sua essenza, Breaking2 significa molto di più che abbassare i tempi di una maratona.
Il tentativo di superare il limite delle due ore nella maratona sfida la percezione di cosa sia possibile nello sport, azzera quello che ci si aspetta dal prodotto e consente a Nike di acquisire incredibili intuizioni sugli sport legati alla corsa. Queste lezioni possono essere messe in pratica in ogni cosa fatta da Nike, dai prodotti ai servizi, per arrivare in conclusione al servizio ai runner. L’unico vero fallimento sarebbe il rinunciare a un obiettivo così ambizioso.
Gli Atleti
Correre la maratona in meno di due ore richiede di limare sette secondi da ognuna delle 26,2 miglia che la compongono. Anche per i runner migliori del mondo si tratta di un salto decisivo.
Nike ha trascorso un tempo considerevole nella selezione di tre atleti dotati delle capacità fisiche perfette per (e abbastanza coraggiosi per accettare) la sfida
Eliud Kipchoge, Lelisa Desisa e Zersenay Tadese sono allineati nel tentare l’impossibile e correre la maratona in meno di due ore. Questi atleti non hanno paura dell’ignoto: sono pronti a sfidarlo. Ognuno di loro ha la mente sgombra da timori rispetto a questa avventura.
Il Team
Nike è continuamente alla ricerca di ostacoli da superare e l’idea di percorrere la maratona in meno di due ore è stata presa in considerazione già altre volte. Spinta da una passione per la corsa di lunga durata, Nike ha iniziato a lavorare a una soluzione di calzatura specifica per questo genere di sport già nel 2013. Questo sforzo si è infine trasformato nell’estate del 2014 in un vero e proprio impegno ad abbattere il limite di due ore della maratona, portando alla rapida formazione del team Breaking2.
Il gruppo è composto da un team di esperti appassionati e con esperienza di biomeccanica, coaching, design, ingegneria, sviluppo dei materiali, alimentazione e psicologia e fisiologia dello sport. Le differenti competenze e conoscenze di base del gruppo mirano ad analizzare la performance a livello molecolare. In questo, il team esaminerà in modo forsennato ogni singolo dettaglio della prova Breaking2, dalle condizioni climatiche alle maglie, consentendo a Eliud, Lelisa e Zersenay di sfruttare al massimo il loro potenziale.
L’Innovazione
Per correre la gara perfetta, gli atleti hanno bisogno del prodotto più innovativo: un fattore cruciale per la prova Breaking2 e campo nel quale Nike è in grado di garantire vantaggi ineguagliati in termini di performance. Dopo anni di ricerca e sviluppo intensivi, Breaking2 presenterà un sistema di innovazione all’avanguardia che ha il potenziale di elevare le capacità di ogni runner.
La Prova
Per correre più veloci che mai, l’ambiente è tutto. Ogni secondo è ottimizzato da un’attenta considerazione della direzione e delle condizioni.
Data e luogo della prova per abbattere il limite delle due ore saranno rivelati il prossimo anno.