Trofeo Nasego

Un format inedito, sei grandi tradizioni di mountain running: come nel rugby, ma con migliaia di metri di dislivello

Foto di Marco Gulberti

Il prossimo weekend, tra i crinali impegnativi della Valsabbia bresciana, si corre non solo per vincere la Coppa del Mondo di corsa in montagna. Quest’anno la Nasego ospita anche una competizione che sa di storia e tradizione: il "Six Nations" del mountain running. Sei nazionali — Italia, Inghilterra, Francia, Scozia, Galles e Irlanda — si sfidano in un format inedito ispirato al celebre torneo di rugby. Ma stavolta, a tenere alti i battiti non sarà l’ovale, ma il dislivello.


Sarà una sfida tra scuole antiche della corsa in montagna. Otto atleti per ogni nazionale (quattro uomini e quattro donne), impegnati sia nel Vertical Nasego (4,2 km per 1000 m D+) che nel Trofeo Nasego (21,5 km per 1330 m D+). I migliori tre uomini e tre donne per nazione andranno a comporre il punteggio di squadra. In palio non solo la gloria individuale ma l’orgoglio di sventolare la bandiera sul podio, in una competizione che promette rivalità, spettacolo e tanta fatica.


I TEAM


Italia: giovani, talento e verticalità


La squadra azzurra guidata da Andrea Elia, tre volte campione italiano di chilometro verticale, capitano e uomo del momento, schiera alcuni tra i migliori interpreti italiani del momento. Con lui Andrea Rostan, talento piemontese dall’ottima continuità, Tiziano Moia e Simone Giolitti, giovane promessa della Valle Varaita. Tra le donne, fari puntati su Benedetta Broggi, seconda ai Tricolori VK, e su Anna Hofer, appena ventenne ma già brillante al debutto internazionale e con numerosi successi nel trail. Completano la squadra Luna Giovanetti e Martina Falchetti, entrambe in costante crescita.


Francia: tecnica e determinazione


Il team d’Oltralpe, affidato a Julien Rancon e Antonio Gallego, mescola gioventù e solidità. Tra gli uomini spiccano Théodore Klein (terzo al Val Bregaglia trail 2024), Quentin Meyleu, tra i più regolari del circuito francese, e Alexandre Fine, che è stato nella top 10 in Coppa del Mondo. Nella squadra femminile occhi puntati su Jade Rodriguez e Florence Bairros, due tra le più promettenti francesi, con Julie Borgia e Leane Rossat a completare un quartetto pronto alla lotta.


Il Trofeo Nasego è una grande classica del calendario mondiale di corsa in montagna che rispecchia tutti i valori che abbracciamo: la convivialità, lo spirito di squadra, il gusto per la fatica e per il superamento dei propri limiti. Tutto questo in una cornice magnifica e naturalmente con la leggendaria atmosfera italiana.”, ha sottolineato Gallego.


Inghilterra: tradizione fell runner


Guidata da Mark Croasdale, la nazionale inglese pesca a piene mani dal florido vivaio del fell running. Tra le donne occhi puntati sul ritorno di Nichola Jackson, ma anche su Elle Twentyman e Sara Willhoit, già rodate a livello internazionale. In campo maschile, l’esperienza di George Foster (vincitore della Skiddaw Mountain Race e della Snowdon Uphill Race) e la freschezza di Oscar Subuh-Symons rendono l’Inghilterra un avversario tosto in entrambe le gare.


È un onore e un privilegio rappresentare il nostro Paese in Italia, patria della corsa in montagna. – ha detto Croasdale - Siamo davvero entusiasti di partecipare a questo prestigioso evento. Nasego è rinomata per la sua atmosfera festosa, circondata da splendide montagne, e non vediamo l'ora di gareggiare.


Scozia: con Scout Adkin e Robbie Simpson è battaglia


La selezione scozzese ha nomi da Coppa del Mondo. Scout Adkin, vincitrice della prima tappa in Romania, è una delle grandi favorite, mentre Robbie Simpson, medaglia di bronzo ai giochi del Commonwealth, è tra i pretendenti al Trofeo Nasego. Da seguire anche Ross Gollan e Ewan Brown, esperti di terreni tecnici, e la giovane Isla Paterson, classe 2006, che correrà il Vertical. Una squadra capace di tutto.


Negli ultimi anni, sia il Trofeo Vertical che il Trofeo Nasego hanno fatto parte della Coppa del Mondo di Montagna. C’è qualcosa di speciale in queste gare. – ha affermato Scout AdkinUn aspetto unico della corsa in montagna rispetto ad altre discipline podistiche e atletiche è la sua capacità di mostrare al mondo la storia che può raccontare del territorio e delle comunità locali. L'introduzione della Coppa delle Sei Nazioni offre a queste gare una storia in più da raccontare.”


Galles: grinta e spirito di montagna


Il Galles risponde con un team combattivo e pieno di entusiasmo. Tra gli uomini, Joshua Griffiths, maratoneta da 2h11’ e specialista di salite lunghe, guida un quartetto completato da Tom Wood, Tomas Black e il veterano Gavin Roberts, uomo da fango e dislivello. Nel settore femminile si fanno notare Beth Rawlinson, giovane in rampa di lancio, e Lucy Williamson, seconda nel campionato gallese di trail.


Siamo onorati di essere stati invitati a partecipare a un evento prestigioso come il Nasego Mountain Running Six Nations a Casto, una località pittoresca e incantevole. Il Galles ha un forte legame e una lunga storia di gare in montagna in Italia – ha commentato Griffiths - qui è sempre stato un piacere per noi gallesi; i podisti italiani sono noti per la loro abilità nella corsa in montagna, la passione e il cameratismo. È sempre meraviglioso vedere così tante persone sostenere e incitare con entusiasmo i podisti in questi eventi in montagna italiani.”


Irlanda: la sorpresa che arriva da lontano


Meno nota ma non meno pericolosa la compagine irlandese, capitanata da Killian Mooney, runner dalla grande efficacia in salita. Con lui Matthew McConnell e Adam Cunningham, entrambi già esperti delle corse “hill and dale”. Tra le donne, attenzione alla costanza di Carol Finn e all’esperienza di Dee Collins, una delle pioniere della corsa in montagna irlandese.


Una sfida tra nazioni con lo stesso amore per la montagna


Come nel rugby, ogni gara sarà più di una semplice competizione. Sarà un confronto tra stili di corsa, approcci tattici, storia sportiva e spirito di squadra. Nelle due tappe WMRA, ogni punto conterà. E mentre gli atleti scalano le pendenze della Corna di Savallo o si lanciano verso i rifugi Paradiso e Nasego, il pubblico potrà tifare non solo per i singoli, ma per un’intera nazione.


La montagna, qui in Valsabbia, sarà il giudice supremo. E il Six Nations darà vita ad un grande spettacolo.

21/05/2025