Maratona del Cielo
Intervista doppia a Tadei Pivk & Denisa Dragomir in vista dell'edizione 2017 della Maratona del Cielo
In un calendario agonistico estivo sempre più congestionato risulta spesso difficile scegliere le gare giuste da fare. Vi sono appuntamenti fissi, diverse new entry e kermesse dall’indiscusso blasone. Veri e propri appuntamenti con il destino. Competizioni che fanno curriculum e che almeno una volta nella vita devi avere corso se vuoi essere uno skyrunner. In questa ristretta cerchia un posto principe lo riserva la “Maratona del Cielo”. A dirlo sono Campioni con la “C” maiuscola come Tadei Pivk & Denisa Dragomir. In vista dell’edizione 2017, li abbiamo intervistati per voi.
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Cosa hai provato nel vincere una gara che prima di te aveva visto trionfare solo grandi campioni della specialità?
Denisa: « E' stata una vittoria che volevo, che sognavo e che ho desiderato con tutta me stessa. In discesa verso Santicolo ero molto felice perché il mio sogno si stava avverando. La Skymarathon Sentiero 4 Luglio è stata come una tesi di laurea: mi ha dimostrato che sono pronta per correre con i grandi campioni della skyrunning».
Tadei: «Vincere la 4 luglio è stato prima di tutto un sogno...Agli inizi la vedevo come impossibile già il solo correrla. Poi invece son riuscito a vincerla fantastico. E’ una delle grandi classiche. Una di quelle gare che ti sogni la notte».
Tre aggettivi per descrivere la Skymarathon Sentiero 4 luglio?
Denisa: «Dura, bella, faticosa».
Tadei: «Impegnativa, straordinaria, unica».
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Il ricordo più bello legato a questa gara?
Denisa: «Sono tanti i ricordi che porto con me di questa prima esperienza alla Maratona del Cielo, ma se ci penso quello più bello è stato nel punto più alto. Mi sentivo molto bene, le gambe giravano, gli scenari erano di una bellezza unica… Stavo davvero bene. In quel momento ho capito che avrei vinto».
Tadei: «Ho avuto la fortuna di correrla e vincerla più volte, ma il ricordo più bello è stato l’arrivo con Paolo Gotti una persona speciale...».
Perché uno skyrunner dovrebbe correrla?
Denisa: «Perché non è una semplice sky. E’ tecnica, impegnativa, muscolare. Una vera skymarathon. Una gara che mostra i tuoi limiti e ti insegna a superarli».
Tadei: «Quasi tutti credo che almeno una volta nella vita la vogliono correre semplicemente per dire anche io ho chiuso il grande anello. Si passa dai sentieri del fondovalle alla montagna vera. Si corre a fil di cielo con panorami stupendi. Insomma, la Maratona del Cielo è tutto quello che uno skyrunner cerca».
Come ci si prepara per una competizione così dura e ciò che tutti vogliono sapere… tornerai a farla?
Denisa: «Certo che tornerò. Mi è piaciuta molto e mi è piaciuta l’accoglienza che Tom Bernardi e il suo staff mi hanno riservato. Il consiglio che posso dare a chi non l’ha mai corsa è di non sottovalutarla. Richiede un’eccellente preparazione atletica. Per arrivare al traguardo è necessario correre molto tempo in quota e allenarsi su terreni impervi».
Tadei: «La preparazione è simile ad altre gare: bisogna conoscersi bene e non esagerare all' inizio perché dalla prima cima l’arrivo e ancora lontano. Spero di essere nuovamente in partenza anche quest’anno; io la metto sempre nel mio calendario».
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05/05/2017
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