Berlin Marathon
Eliud Kipchoge si racconta a 24h di distanza dallo straordinario record mondiale sulla Maratona
Eliud Kipchoge ha stupito il mondo migliorando di 1'18" il primato del mondo, ma il campione olimpico ha ancora abbastanza energia da riservare ai media per esprimere il suo apprezzamento per il ruolo svolto dall'intero suo team che ha permesso tutto ciò
Eliud ha sottolineato l'importanza della squadra mentre si rilassava su una poltorna dell'hotel la mattina seguente la Berlin Marathon: "Nello sport devi avere una buona squadra. Ecco perché, per quanto riguarda le mie prossime gare, avrò una discussione completa con il mio management, con gli sponsor, il team tecnico, il team di coaching. Sono nelle loro mani!"
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Lui e il coach Patrick Sang, medaglia d'argento olimpica nel siepi, hanno una partnership ormai pluriennale. Insieme hanno creato il percorso che ha portato l'allora diciottenne al titolo mondiale di 5.000 metri a Parigi nel 2003 fino alla sua attuale supremazia nella maratona.
"Non ci vuole solo un giorno per riunire una buona squadra, ci vogliono anni ma sono fortunato a lavorare con Global Sports Communication [GSC - il suo team di gestione] e stare con persone che pensano in modo molto positivo, abbiamo fatto molta strada insieme. Pensiamo insieme, abbiamo un sistema di coaching, un sistema di gestione, i sistemi di sponsorizzazione e, soprattutto, abbiamo il sistema medico che si occupa di me per i massaggi e per il recupero".
Eliud Kipchoge ha risposto che è troppo presto per valutare se si può migliorare ulteriormente il record mondiale, e lo ha detto dopo aver visto gli ultimi chilometri in televisione ieri sera. "È troppo presto per farlo perché sono passate solo poche ore da quando ho corso il miglior tempo di sempre. Non penso che sia bello pensarci - la cosa fondamentale ora è assicurarsi di recuperare pienamente ".
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Pur dicendo che è troppo presto per valutare la partecipazione alla Maratona dei Campionati del Mondo a Doha il prossimo anno, non perde di vista il fatto che è il campione olimpico in carica e Tokyo 2020 si avvicina sempre di più.
"Si tratta di vincere una medaglia d'oro, ma la preparazione è la stessa: dovresti sentirti a tuo agio con i pacemaker e senza pacemaker. Tokyo sembra lontana, ma è sempre presente nelle mia mente. Sono il campione olimpico e ho voglia di difendere il mio titolo."
Una cosa è certa dai suoi commenti dopo la gara, Eliud Kipchoge vuole tornare a Berlino. Resta da vedere se ciò potrebbe accadere già alla 46esima edizione della BMW BERLIN-MARATHON che si terrà il 29 settembre 2019. "Sicuramente tornerò. Dico sempre che Berlino è per me per sempre."
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17/09/2018
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