ColleMar-athon

Alla vigilia della 17esima edizione, una delegazione della maratona ha tenuto una lezione all’Università di Bologna

La ColleMar-athon sale in cattedra e non è un modo di dire. Lo scorso 15 aprile infatti, il presidente del comitato organizzatore Annibale Montanari insieme al collaboratore Paolo Altea ha tenuto all’università di Bologna (al campus di Rimini) una vera e propria lezione a circa 40 studenti della facoltà di Scienze Motorie.

A fare da trait d’union tra l’ateneo e la Maratona dei Valori è stato il professor Hermann Graziano, docente di Scienze Economiche, Dipartimento di Scienze Aziendali e Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita che tra le altre cose è anche presidente provinciale di Avis, associazione che da sempre collabora con la ColleMar-athon con cui condivide la sensibilizzazione verso tematiche sociali.

Montanari e Altea hanno portato la loro testimonianza nell’ambito del corso “Marketing per lo sport” dando la possibilità agli studenti di vedere un evento sportivo da un’altra prospettiva, quella dove il lato prettamente agonistico va a braccetto con tante altre dinamiche e variabili che rendono l’organizzazione ancora più complessa ma al tempo stesso ricca di significati e dove assumono un ruolo fondamentale le tante associazioni di volontariato che rendono la ColleMar-athon unica nel panorama podistico nazionale.


Valori che sono esaltati anche dalle tante iniziative collaterali tra cui quest’anno spicca “Camminiamo Insieme contro il Mieloma”, una camminata con partenza da Mondolfo e arrivo a Fano (stesso tragitto della mezza maratona) ideata da Tania e Terry Campanelli, due fratelli non nuovi ad iniziative analoghe che conoscono da vicino questa terribile malattia. Terry infatti, maratoneta 46enne con all’attivo diverse ColleMar-athon, a giugno 2017 scopre di avere una malattia del sangue, terribile quanto sconosciuta: il mieloma multiplo. Una malattia che fino a pochi anni fa era una condanna a morte sicura. Resta immobilizzato a letto con un tutore ad impedirgli qualsiasi movimento per 2 mesi e la risposta della risonanza è inesorabile: la vertebra e’ stata completamente ‘svuotata’ dal cancro.

Terry però vuole ricominciare a correre e così inizia il “tour” degli ospedali che lo portano prima ad operarsi al nosocomio di Torino poi ad effettuare la cura al Sant’Orsola di Bologna, nel reparto di ematologia dove comincia la cura del mieloma. Terry supera la prima chemio e il primo trapianto di staminali e nel difficile percorso per tornare alla normalità conosce tante persone, alcune delle quali purtroppo non ce l’hanno fatta a superare la malattia.

E per onorare loro e per dare una speranza a chi crede che sia tutto perduto, che Terry e Tania decidono così di organizzare una camminata all’interno della Collemarathon per raccogliere fondi per la ricerca e per l’assistenza dei malati di tumore del sangue. Tutto il ricavato sarà devoluto all’AIL Associazione Italiana Leucemie, linfoma e mieloma.

Alla camminata benefica hanno già aderito 142 persone provenienti da tutta la regione e dall’Emilia Romagna (per info e iscrizioni 344.2444395) mentre sono già 1.100 i podisti iscritti alle due gare ufficiali,la 42,195 km da Barchi a Fano e la 21,097 km da Mondolfo a Fano.

750 sono quelli ai quali è già stata attribuita la pettorina per la maratona tra i quali figurano anche argentini, belgi, rumeni, inglesi, olandesi, ciechi, israeliani e russi. Alla flotta di stranieri andranno poi ad aggiungersi gli americani direttamente dalla maratona di Chattanooga, marocchini e kenioti che solitamente formalizzano l’iscrizioni in prossimità della partenza e che fanno della ColleMar-athon una manifestazione sempre più internazionale.



24/04/2019