La Velenosa
Lorenzo Cagnati e Martina Cumerlato vincono la nona edizione de La Velenosa: ecco come è andata
Foto di Organizzatori
A Bolzano Bellunese è andata in scena la nona edizione de La Velenosa, gara di corsa in montagna di 14 chilometri che si sviluppa lungo i sentieri ai piedi del Monte Terne. Una giornata estiva ha accompagnato gli oltre mille partecipanti che hanno preso parte a questo evento, ormai diventato un classico del panorama running veneto tra le Dolomiti Bellunesi.
La partenza, fissata per le 10 in punto, ha subito mostrato un ritmo sostenuto. Al Gran Premio della Montagna il primo a transitare è stato Michael Galassi, che ha fermato il cronometro in 35’00”. Alle sue spalle, staccato di soli cinque secondi, Lorenzo Cagnati. Più distante Luca Fabris, terzo, con 37’18”.
La gara si è decisa nella seconda metà del tracciato, dove Lorenzo Cagnati ha saputo gestire al meglio le energie e sfruttare le sue qualità in discesa per chiudere in 1:06’37”. Seconda posizione per Michael Galassi, che ha pagato 27 secondi di distacco, fermando il cronometro su 1:07’04”. Sul terzo gradino del podio Lukas Mangger con il tempo di 1:12’03”, seguito da Luca Fabris in 1:12’11” e da Andrea Pozzer in quinta posizione con 1:13’21”.
«Sono riuscito ad allungare nella seconda parte di gara — ha raccontato Lorenzo Cagnati al traguardo —. In salita ho cercato di gestire bene, perché Galassi è un gran scalatore e nei tratti più ripidi ha imposto un bel ritmo. Io ho dovuto controllarmi, perché non sono ancora al top e quei pezzi così duri li soffro di più. Però dove il tracciato lasciava respirare un po’, e soprattutto in discesa, sentivo che la gamba girava bene, le sensazioni erano davvero buone. Così sono riuscito a fare la differenza e a portarmi a casa questa mia prima vittoria alla Velenosa. Contentissimo».
In campo femminile non c’è stata storia. Martina Cumerlato ha dominato fin dai primi metri, imponendosi con il tempo di 1:25’07”. Alle sue spalle Federica Rizzo, seconda in 1:35’40”, e Ilaria Zuccollo, terza con 1:35’57”. Quarta posizione per Ilaria Comiotto in 1:40’08” e quinta per Debora Capraro che ha chiuso in 1:43’27”.
«Il percorso è davvero duro, tosto, nervoso… non ti lascia mai respirare — ha spiegato Martina Cumerlato —. Ogni volta che sembra spianare, poi risale, e spesso lo fa in modo cattivo! È una di quelle gare dove non è finita finché non metti piede sul traguardo. E sì, anche con gli scalini finali della chiesa che sono proprio la ciliegina sulla torta».
Dopo un anno di pausa, La Velenosa è tornata più forte che mai, riportando a Bolzano Bellunese non solo la classica gara di corsa, ma anche una serie di eventi collaterali capaci di coinvolgere l’intero paese e gli appassionati di ogni età. Dal successo della Velenosa Gourmet, che ha unito gusto e territorio, al Tifoso Velenoso, passando per la Velenosa Gravel dedicata agli amanti delle due ruote e la spettacolare Velenosa Hike&Fly, che ha colorato il cielo sopra la Schiara. Un ritorno che conferma come questo evento non sia solo una gara, ma una vera festa di sport, montagna e comunità.
Intervista Lorenzo Cagnati: «Finalmente sono tornato ad avere buone sensazioni. Era da un po’ che faticavo e, quando il periodo si allunga, inizi anche a metterti in discussione. Però nelle ultime settimane ho visto che, piano piano, le cose stavano migliorando, quindi ho ritrovato fiducia e oggi sono davvero felice. E sono fiducioso anche per il resto della stagione.
Per me era la prima volta qui a La Velenosa e devo dire che il percorso è davvero una figata! È una gara che si adatta molto alle mie caratteristiche: la salita è lunga, c’è tanto dislivello, ma è varia, ti permette anche di respirare un po’ e a me piacciono proprio le salite così.
In salita ho cercato di gestire bene, perché Galassi è un gran scalatore e nei tratti più ripidi ha imposto un bel ritmo. Io ho dovuto un po’ controllarmi, perché non sono ancora al top e quei pezzi così duri li soffro di più. Però dove il tracciato lasciava respirare un po’, e soprattutto in discesa, sentivo che la gamba girava bene, le sensazioni erano davvero buone. Sono riuscito ad allungare, a fare la differenza e a portarmi a casa questa mia prima vittoria alla Velenosa. Contentissimo!»
Intervista Martina Cumerlato: «Per me era la prima volta qui a La Velenosa. È già da qualche anno che gli organizzatori mi invitano e ci tenevo davvero tanto a esserci, purtroppo, per varie concomitanze con altre gare, non ero mai riuscita a partecipare. Finalmente quest’anno ce l’ho fatta, e sono felicissima di aver avuto l’onore di correre su questo tracciato e di vivere tutto lo spirito veneto, non solo al GPM ma lungo tutto il percorso.
Mi ha fatto un enorme piacere correre qui, praticamente in casa, l’affetto che ho sentito dal pubblico è stato pazzesco. Un grazie enorme agli organizzatori per l’invito e a tutta la gente che mi ha tifato e supportato lungo il percorso. Sicuramente tornerò, perché voglio migliorare il crono… ma soprattutto perché questa gara mi è piaciuta tantissimo!
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Il percorso è davvero duro, tosto, nervoso… non ti lascia mai respirare. Ogni volta che sembra spianare, poi risale, e spesso lo fa in modo cattivo! È una di quelle gare dove non è finita finché non metti piede sul traguardo — e sì, anche con gli scalini finali della chiesa che sono proprio la ciliegina sulla torta!»
29/06/2025
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