Piave Marathon

Grande festa nel bellunese per la prima Maratona del territorio: vincono il keniota Kagia e la croata Vraijc | FOTO

Grande festa nel bellunese per la prima Maratona del territorio: 1.300 gli atleti partiti, ben 816 nella 42k, gli altri nella Staffetta 4x10km. Vittoria per il keniota e per la campionessa croata dei 100k. Primo italiano, il campione di casa Said Boudalia. Bergamo e Da Forno completano il podio della gara femminile.


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Le previsioni meteo, che avevano parlato di tempo incerto e possibili piogge, sono state clamorosamente smentite, dato che un bel sole ed una temperatura superiore ai 10° C. hanno accolto i 1.300 atleti, 816 quelli iscritti alla Marathon, che stamattina, domenica 26 marzo 2017, hanno preso il via, alle ore 9:30, de La Piave Marathon Unica Edizione. Vittoria finale per il keniota Samson Mungai Kagia e per la croata Marija Vraijc.

LA GARA – Fortogna, ore 9:30. Pronti, via! I primi a scattare dopo la partenza sono il keniota Samson Mungai Kagia, l'italo-marocchino e campione di casa Said Boudalia ed il marocchino Hajjy Mohamed, vincitore della Malta Marathon 2017, che, al 19° chilometro avevano già creato il vuoto alle loro spalle. In campo femminile sono Federica Dal Rì, detentrice del Tricolore di Cross 2017, e la croata Marija Vraijc a prendere subito la testa della gara, seguite a distanza dalla trentina Mirella Bergamo, classe '69.

Al 24° chilometro arriva poi la notizia da Radio Corsa che Samson Mungai Kagia, forte di un personale di 2h10', nonostante i 70 metri di vantaggio sulla coppia Boudalia – Hajjy, comincia a sentire la fatica... ma è solo un momento, dato che al 30° chilometro il keniota allunga dando 200 metri al secondo, il marocchino Hajjy che nel frattempo aveva sopravanzato Boudalia. Nella gara femminile Federica Dal Rì passa al 28° chilometro con 700 metri sulla Vraijc, ma, come da pronostici, l'italiana, in preparazione della Maratona di Padova, al 30° chilometro si ritira lasciando la testa della gara alla croata.

Gli ultimi chilometri sono un monologo di Kagia, con Boudalia che cerca di riprendersi la seconda posizione a scapito di Hajjy, e della Vraijc che, al 30° chilometro, aveva 4' di vantaggio sulla Bergamo: terza la bellunese Daniela Da Forno, già Nazionale italiana di 100km, a 10' dalla testa della gara.

Ad una decina di minuti da mezzogiorno, con il tempo di 2h20'58'' il primo a tagliare il traguardo de La Piave Marathon per la prima, ed unica edizione, è, come da previsioni, il keniota Samson Mungai Kagia, seguito dal marocchino Mohamed Hajjy in 2h23'21'': completa il podio, accolto dal tripudio della folla, l'italo-marocchino Said Boudalia in 2h25'03''.

2h59'24'' è, invece, il tempo con cui la croata Marija Vraijc taglia per prima La Piave Marathon, seguita dalla trentina Mirella Bergamo in 3h01'23'', seconda a meno di 2', e dalla bellunese Daniela Da Forno, terza in 3h14'55''.


LE PAROLE DEI TOP RUNNER

“It was ok – dice Samson Mungai Kagia – bella gara, bel percorso: io personalmente non l'ho trovato difficile.” “Dura, molto dura – esordisce invece il marocchino Mohamed Hajjy dopo aver tagliato il traguardo – tanti saliscendi, tante salite, ma una bella gara ed un bel percorso.”

“Ad un certo punto avevo pensato di andare a riprendere Hajjy – racconta un sorridente Said Boudalia subito dopo essere sceso dal podio – poi ho preferito terminare tranquillo: quello di oggi sarebbe dovuto essere per lo più un lungo in preparazione della Boston Marathon, che correrò tra tre settimane. Bellissimo percorso, molto ondulato, duro, ma unico! Personalmente sono abituato a correre su queste strade, su questi percorsi... ma che caldo! Sono comunque molto soddisfatto della mia prestazione... complimenti agli organizzatori!”

“Non c'era un metro in piano – commentano in coro Marija Vraijc, Mirella Bergamo e Daniela Da Forno appena prima di salire sul podio –: veramente una gara tanto bella quanto dura, disturbata negli ultimi chilometri dal vento. Ma – prosegue Marija – sono molto contenta del risultato: all'inizio Federica, che però era partita per correre solo 30k, era imprendibile... dopo il 30à chilometro ho, invece, preso la testa della gara e l'ho tenuta fino al traguardo.”

“Io sono la dimostrazione che le maratone si corrono con la testa – racconta Mirella Bergamo, la seconda atleta al traguardo –: avevo corso solo gare fino ad 8k, nell'ultimo periodo! Ma ne valeva la pena... veramente un bellissimo percorso”.

I RISULTATI COMPLETI




26/03/2017