Antidoping
L'incredibile storia della Wodaj: assunzione di EPO e Testosterone prescritti dal medico, ma i certificati erano falsi
Un'incredibile storia, culminata con un squalifica di 12 anni, emerge dagli atti pubblicati dall'Athletics Integrity Unit riguardanti la maratoneta Etaferahu Wodaj: l'atleta classe 1989, che nell'ottobre 2019 aveva corso in 2h27'21" a Toronto, era risultata positiva all'antidoping a causa dell'assunzione di EPO e Testosterone.
Nel documento si racconta infatti come l'etiope sia incappata nel controllo proprio a seguito della Waterfront Marathon di Toronto e di come l'atleta si sia da subito dichiarata innocente fornendo un certificato medico che provava la prescrizione medica delle sostanze proibite come cura a seguito di un'infezione! in partcolare il certificato provava incredibilmente come il medico avesse raccomandato trasfusioni di sangue con r-EPO ogni 5 giorni per un periodo di 3 settimane.
Ma dopo ulteriori indagini emerge la verità: la clinica "AS Medium" indicata nel certificato aveva cessato l'attività da qualche settimana, il numero di telefono indicato nel certificato non risultava registrato ed il nome del dottore non risultava in nessun albo. L'atleta aveva fornito ulteriori certificati provenienti dall'Ospedale di Addis Abeba, ma anche in questo caso nessuna paziente erta mai stata registrata con il suo nome ed il foglio fornito era stato stampato con un modello non presente nell'ospedale. Negli atti, l'AIU è lapidaria: "il certificato è falso" ed il periodo di squalifica comminato è di 12 anni.
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20/06/2020
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