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L’atleta lecchese Davide Ranieri racconta di come la corsa si entrata, uscita e rientrata nuovamente nella sua vita

Ci sono amori che non passano. Magari si prendono delle pause, ma non finiscono mai. Come quello che lega da sempre Davide Ranieri alla corsa. Si sono conosciuti nel 1985, Davide frequentava la prima media, ed è stata passione travolgente, tanto da regalargli la maglia azzurra nel mezzofondo.

Nel 1997 vince a Messina i Giochi della Gioventù, nel 1990 domina i campionati italiani Allievi, insomma Davide era il classico “bambino prodigio”.

Poi, però, come spesso capita, si è intromesso il terzo incomodo e i due innamorati si sono persi di vista:

«Ho smesso di correre nel 1994, a 21 anni, avevo sempre problemi a causa di una borsite dietro al ginocchio. Forse con un’operazione avrei potuto risolvere tutto, ma ormai avevo perso la pazienza e ho deciso di mollare. Ero nell'età in cui la testa prende decisioni avventate.»


Da qualche anno il ritorno, nel silenzio e con i risultati a parlare per lui. Gli ultimi due, in questo Aprile, davvero strepitosi: Il 7 aprile, al Memorial Piana di Romano di Lombardia (BG), ha stabilito il nuovo record di categoria sui 3.000 m fermando il cronometro a 8’27”50. Il 21, a Rodengo Saiano (BS) ha replicato, questa volta sui 10.000 m con il tempo di 30’23”88.

Quanto sei stato lontano dalla corsa?
«Per oltre vent’anni, ho ripreso a 40 anni. Francesco e Anita, i miei due figli, praticano atletica e mi hanno spinto a ricominciare.»

In questi 20 anni non hai mai pensato di tornare sui tuoi passi?
«Mi sono buttato su altri sport, come per esempio il windsurf, non posso dire di aver sentito la mancanza della corsa.»

Che cosa è per te l’atletica?
«È una sfida contro me stesso, perché mi fa conoscere i miei limiti e finché i tempi scendono io vado avanti.»

Qual è il tuo segreto?

«Ragionare come un ragazzino ed essere sempre allegro.»


Sei seguito da un allenatore?
«Certo, mi sono affidato al mio amico e allenatore Claudio Tagliabue e mi alleno sei giorni la settimana.»

Che obiettivi ti sei dato nel proseguo della stagione?

«Mi piacerebbe ritoccare qualche altro primato italiano di categoria, SM 45.»

E se il buongiorno si vede dal mattino, allora torneremo presto a parlare di lui e della sua ennesima impresa. Sì, perché il portacolori del team ambassador Affari&Sport siamo sicuri correrà ancora a ritmo di… record. Chapeau, Mr. Ranieri!



30/04/2018