Olimpiadi Rio 2016

Alla scoperta di Nikki Hamblin e Abbey D'Agostino, le due atlete protagoniste dell'episodio che passerà alla storia

Passate alla storia per l'episodio di Fair-Play che le ha coinvole durante le batterie dei 5000m delle Olimpiadi di Rio 2016 (SCOPRI TUTTO QUI), Nikki Hamblin e Abbey D'Agostino sono due atlete note, sopratutto la statunitense, nel panorama del mezzofondo mondiale.

Andiamo a scoprire i successi più importanti delle due ragazze che, anche un pò discutibilmente, sono poi state riammesse alla finale non tanto per l'episodio in se per se, di cadute se ne vedono tante ma non per questo tutti devono essere ripescati, ma molto probabilmente per il significato di quanto successo.


Nata il 20 maggio del 1988 in Inghliterra la Hamblin gareggia per la Nuova Zelanda dal 2009; normalmente schierata sugli 800m, dove ha un personale di 1'59"66, e sui 1500m, 4'04"82 e record nazionale, Nikki vanta nel suo palmares due medaglie d'argento ai Giochi del Commonwealth e sei titoli nazionali.

Nel 2015 si è affacciata per la prima volta ai 5000m correndo in 15'18"02 a Palo Alto anche se le sue distanze preferite restano quelle più corte, basti pensare che il 16'43"61 corso nelle batterie di Rio 2016 rappresenta la sua miglior prestazione stagionale nonostante la lunga sosta. In carriera la Hamblin ha partecipato alla Coppa del Mondo 2010 di Split dove ha raccolto i suoi migliori risultati in carriera, fatta eccezione per le medaglie dei Giochi del Commonwealth, raccogliendo un prestigioso settimo posto sul doppio giro di pista ed un quinto sui 1500m.

La D'Agostino invece, chiare origini italiane, è nata nel maggio 1992 e nonostante la giovane età da molte stagioni è considerata tra le più forti bianche in circolazione.

Finalista ai Mondiali Indoor 2016 di Portland dove ha concluso in un'ottima quinta piazza sui 3000m, Abbey vanta numerossisimi riconoscimenti nell'importante circuito NCAA dove ha vinto ben 7 titoli tra cross, pista ed indoor che la rendono tra le atlete più vincenti nella storia dell'atletica universitaria statunitense.

La sua parteciapzione olimpica è arrivata in extremis in quanto ai Trials di Eugene era arrivata quinta sui 5000m, prestazione non sufficiente in quanto solo le prime tre strappavano il pass per Rio. Per sua fortuna due delle atlete che le erano arrivate davanti hanno deciso di concentrarsi esclusivamente sui 10mila lasciando così degli slot liberi.

IL CALENDARIO COMPLETO DI RIO 2016

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17/08/2016