CLAMOROSO

La federazione lascia a casa 6 atleti con il minimo A e porta il 17mo in Italia sui 100m!!

Il sogno di ogni piccolo atleta è quello di partecipare alle olimpiadi, passano gli anni ed il piccolo atleta puo anche diventare un grande atleta che dopo anni di allenamenti riesce a raggiungere il tanto sperato minimo di partecipazione. Succede però che una sera di luglio, a 20 giorni dall'Olimpiade, magari quella di Londra 2012, dopo una stagione interamente incentrata sull'evento arrivano dei signori che, senza motivo, ti negano la partecipazione.
Vale ancora la pena fare atletica in Italia??

Andrew Howe, Anna Giordano Bruno, Silvano Chesani, Giulia Martinelli, Manuela Gentili e Matteo Giupponi
sono le vittime sacrificali di un movimento che ormai non è piu in movimento che non solo non porta a Londra atleti con il minimo B (Cosa che il 99,9% delle altre nazioni farà), ma si permette il lusso di lasciare a casa atleti con il minimo A!!!.
ANDREW HOWE: Dopo aver corso il minimo A nel 2011 sfiora il minimo B a Bressanone con ben 4 metri di vento contro. Subito dopo la gara da la sua disponibilità per la staffetta ma dopo anni ed anni in cui la federazione ha usato il suo nome viene preferito Rosario La Mastra (Allenato dal responsabile federale delle staffette e 17mo in Italia quest'anno). "Non ha partecipato ai nostri raduni" tuonano dalla FIDAL, scordandosi però che l'atleta è stato a lungo fermo per infortunio e quindi impossibilitato, a proposito, ma La Mastra a quanti raduni ha partecipato??
ANNA GIORDANO BRUNO
: Raggiunge all'ultimo giorno disponibile lo standard richiesto, cosi come Bencosme e Tamberi, ma viene lasciata a casa (ps. non appartiene ad un gruppo militare..) poichè secondo il responsabile la sua condizione fisica non è idonea. Averceli atleti non in forma che a 20 giorni dalle olimpiadi riconfermano il minimo...
SILVANO CHESANI: Salta 2.31 nel 2011, e poichè non si sa per quale motivo la FIDAL vuole che il minimo, almeno quello B, venga fatto nell'anno olimpico, viene lasciato a casa poichè nel 2012 non è andato oltre i 2.22, nessuno ha pensato che con la pertecipazone in tasca l'atleta abbia incentrato tutta la preparazione per Londra?
GIULIA MARTINELLI
: Scandalo, vergogna, schok, una batosta che potrebbe incrinare la carriera e le ambizioni di una giovanissima promessa azzurra. La portacolori della Forestale è bravissima a correre il minimo A nel 2011 ed ancora piu brava a riconfermarsi nel 2012 dove non scende sotto il limite richiesto per solo 1 centesimo. Un centesimo che la fa risvegliare dai sogni, sogni che infondo erano realtà poichè come evidenziato Giulia era in possesso del minimo A e quindi aveva diritto di volare a Londra.
MANUELA GENTILI: stessa storia ma specialità diversa, minimo B sfiorato per pochi centesimi in una specialità dove nessuno ha raggiunto ne lo standard A ne quello B, quindi l'ostacolista avrebbe avuto tutto il diritto di partire. Nella stessa situazione troviamo Nkouloukidi, Stecchi, Faloci, Bani, Apostolico, Cusma, Doveri, La Rosa e Vistalli.
MATTEO GIUPPONI
: 1h20'58 sulla 20km fatto a marzo 2012 rappresenta il minimo di partecipazione, perchè non portarlo?.

Durante tutte le rassegne, nazionali europee come Germania e Francia, grazie alla loro partecipazione massiccia, pescano jolly in grado di raggiungere finali e strappare medaglie insperate fino alla vigilia. In Italia si continua invece, nonostante anni di fallimenti, a sbarrare le porte persino ai piu forti!

Nel corso delle ultime stagioni
in molti avevano storto il naso sul caso Goran Nava, atleta dal padre italiano e madre serba ma di fatto azzurro per tutto che, da sempre ignorato dalla nostra federazione, aveva deciso di vestire la maglia della nazionale serba, per finire spesso davanti ai nostri. Bene, a distanza di anni, almeno da parte di chi scrive, quelle critiche diventano complimenti per aver fatto la scelta giusta.


Foto di: GIANCARLO COLOMBO/FIDAL
09/07/2012